Preacher 1x04 "Monster Swamp": la recensione
Al quarto episodio il Preacher televisivo conferma un ritmo lento e la voglia di giocare sui misteri e le risposte mancate
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C'è innanzitutto questa idea nella caratterizzazione dei personaggi lasciata soprattutto a momenti estemporanei e conseguenze varie. Le cause sono posticipate a un altro momento. Odin Quincannon ad esempio. Lo vediamo ascoltare con piacere le urla dei maiali al macello, urinare su dei documenti, giocare a Qbert, pronunciare un discorso insensato dopo un incidente mortale. Nulla ha senso in lui perché ai nostri occhi non deve averne, perché ci rimangono ignote, nel suo caso come in molti altri, le radici profonde che lo hanno reso l'uomo che è.
L'impianto può essere frustrante, ma i singoli momenti lo riscattano sempre e lasciano intravedere un disegno che emerge a fatica. Sono i due emissari misteriosi che rivelano a Cassidy la loro intenzione di estirpare da Jesse il potere che si è incarnato in lui, è il segreto di Cassidy che viene rivelato a Tulip. In generale è anche un disegno che mantiene uno stile tanto spiazzante quanto coeso – almeno in questo – fatto di dramma, humour, violenza.