Preacher 1x02 "See": la recensione
Un episodio eccellente per Preacher, che alla seconda puntata lavora nel lungo termine e dimostra grande fiducia verso lo spettatore
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Fiducia nello spettatore espressa tramite una storia che dice moltissimo senza rivelare nulla, piccoli assaggi di qualcosa che avverrà, che è già accattivante, ma che è molto difficile da inquadrare, soprattutto per i non lettori del fumetto. Si inizia con una cold open di grande impatto. Un west marcio e senza speranza che sembra uscito dalla penna di Cormac McCarthy, un uomo senza nome che si aggira nelle lande desolate sotto un sole enorme, alla ricerca di una cura per una bambina. Questo non è il paradiso, dirà, e un albero degli impiccati – che rivedremo più di un secolo dopo – conferma le sue parole.
Scopriamo anche qualcosa su Tulip e Cassidy. Nel primo caso la vediamo a giocare d'azzardo e rivelare qualcosa su uno zio che molti anni prima, ubriaco, uccise due bambini al volante (lei si affretta a dire che scherzava, ma forse la storia è vera). Nel secondo caso in un bel dialogo in chiesa Cassidy rivela con falsa ironia una parte della sua storia a Jesse: è un vampiro irlandese di 119 anni in fuga da persone che riescono sempre a rintracciarlo. E qualcuno in effetti arriverà, solo che il bersaglio è Jesse. Ne viene fuori una scena d'azione splatter molto riuscita – c'è anche qualcosa di Evil Dead, con arti tagliati e una motosega – e questo potrebbe diventare un marchio di fabbrica della serie.