Powerless 1x04: "Emily Dates a Henchman", la recensione

La nostra recensione del quarto episodio della prima stagione di Powerless, intitolato "Emily Dates a Henchman"

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Spoiler Alert
Il quarto episodio della prima stagione di Powerless, intitolato Emily Dates a Henchman e diretto da Matt Sohn, vede la protagonista provare ad avere una vita al di fuori del lavoro alla Wayne Security, iniziando a frequentare un ragazzo dopo tanto tempo dall'ultima volta, mentre Ron e Teddy rinvengono per caso un batarang di proprietà del Cavaliere Oscuro, cosa che potrebbe permettere loro di incontrare finalmente il famigerato Crociato di Gotham City.

Quando Emily riceve l'invito al matrimonio del suo ex fidanzato - che l'ha lasciata per un'avvenente modella - decide di dare una svolta alla sua grigia quotidianità e inizia una relazione con un aiutante uomo di nome Dan, il quale però ben presto si rivela essere un criminale, membro della gang capitanata dal villain noto come l'Enigmista. Nel frattempo, mentre ispezionano ciò che resta di una cassaforte presa d'assalto da Due Facce, Teddy e Ron trovano per caso una delle iconiche armi di Batman: questo episodio fa nascere in loro il concreto desiderio di incontrare il vigilante mascherato, desiderio condiviso anche dal loro capo Van Wayne, che ha dei curiosi trascorsi con il Cavaliere Oscuro.

Dopo il già positivo terzo episodio della neonata serie TV - giunto come una boccata d'aria fresca dopo un pessimo inizio - con Emily Dates a Henchman possiamo affermare che Powerless finalmente decolla, proponendo un intrattenimento valido e persino sorprendente, dimostrando che sì, è possibile realizzare una sitcom ambientata nel "grigio e truce" Universo DC Comics, popolato da eroi oscuri e crudeli criminali.

Questo quarto capitolo dello show è una piccola gemma in termini di scrittura e caratterizzazione, grazie a una storia coerente e dotata di ritmo costante dall'inizio alla fine, ma soprattutto equilibrata nell'utilizzo delle gag - che funzionano tutte - e dei rimandi ai personaggi dei comics della suddetta casa editrice americana, che diventano finalmente un valido rinforzo, saggiamente pretestuoso, per dare la spinta propulsiva a una narrazione più che dignitosa: ed ecco come un semplice batarang diviene il MacGuffin perfetto per mostrare l'ammirazione e il senso di mistero che l'"uomo comune" avverte nei confronti di un personaggio come Batman - una leggenda alla pari di Babbo Natale, come dimostrano il latte e biscotti lasciati per lui - o come anche il criminale più improbabile e ridicolo, sgherro di uno dei villain più pittoreschi dell'Universo DC, assume un peso specifico significativo che consente al personaggio di Emily - sinora il vero "tallone d'Achille" di Powerless - di crescere e acquisire spessore.

Il tutto senza rinunciare a una cinica ironia di fondo, leitmotiv di una storia con personaggi il cui punto di forza è proprio quello di non essere presi troppo sul serio, e a gag come già detto pienamente funzionali, che strappano più di una risata grazie al loro tempismo e nonsense. È davvero divertente, inoltre, vedere indossare al personaggio di Van - interpretato dal sempre bravo Alan Tudyk - il costume di Robin, uno degli elementi più caricaturali della mitologia di Batman.

Non sarà facile per Powerless confermarsi sempre su questi livelli e riuscire a proporre un contenuto così originale e non banale, ma di certo non impossibile - nella speranza del rinnovo per una seconda stagione. Staremo a vedere, come sempre.

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