Population: ONE, il Battle Royale in realtà virtuale definitivo | Recensione VR

Dopo aver passato diverse ore all'interno di Population: ONE, siamo finalmente pronti per parlarvi di questo Battle Royale in VR

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Nato come mod per i giochi multiplayer su larga scala di dieci anni fa, i Battle Royale sono senza dubbio uno dei generi videoludici più importanti degli ultimi anni. Tra PUBG: Battlegrounds, Fortnite, Apex Legends e Call of Duty: Warzone, migliaia di videogiocatori hanno imparato ad apprezzare questa tipologia di gioco. Una tipologia che, negli ultimi anni, sta però lentamente scemando. Nonostante i grandi nomi continuino ad attirare pubblico, sono sempre più rare le nuove opere che sfruttano queste meccaniche per produrre nuovi contenuti. Ancora meno, inoltre, quelli che riescono a sfruttarle con cognizione di causa.

Tra i Battle Royale più interessanti degli ultimi anni, però, si è fatto strada Population: ONE, opera tanto atipica, quanto classica. 

Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del titolo sviluppato da Big Box VR per Meta Quest 2 e per tutti i visori compatibili con Steam. Nelle scorse settimane abbiamo passato diverse ore con indosso il caschetto per la realtà virtuale. Dopo aver portato a casa diverse vittorie, siamo finalmente pronti per parlarvi della nostra (splendida) esperienza all’interno di questo mondo digitale.

CORRI, AGGRAPPATI E VOLA

Da un punto di vista meramente strutturale, Population: ONE non è certo il gioco più innovativo di sempre. Il giocatore, una volta indossato il visore, dovrà superare un tutorial per gettarsi poi in grandi battaglie multigiocatore. A differenza della maggior parte dei Battle Royale, il titolo di Big Box VR obbliga l’utente a fare squadra con altri due giocatori, puntando molto sulla collaborazione all’interno del team. Una volta entrati nel pod, avrà quindi inizio la competizione vera e propria.

Tra le principali caratteristiche del titolo troviamo senza dubbio la possibilità di aggrapparsi a qualsiasi superficie, scaldandola come dei novelli Link in The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Una volta raggiunta la cima degli edifici potremo esplorare le varie aree o volare verso il terreno. Avete capito bene: in Population: ONE basterà aprire le braccia a “T” per poter planare. L’abbinata tra arrampicata e volo rende l’esplorazione del mondo di gioco una vera goduria, spingendo il giocatore a sperimentare azioni con approcci decisamente diversi rispetto agli altri titolo appartenenti a questa categoria videoludica.

Population: One Battle Royale

SPARA E COSTRUISCI

Se non si sta vagando per la mappa, è molto probabile che si stia sparando ai propri avversari. Anche in questo caso ci sentiamo di elogiare il lavoro di Big Box VR, dato che il gunplay ci è parso quasi sempre coerente con la bocca da fuoco impugnata. Esattamente come negli altri Battle Royale, le armi presentano diverse versioni, via via sempre più potenti. L’utente dovrà quindi esplorare l’area di gioco per potenziare il proprio equipaggiamento, con il quale combattere gli altri giocatori.

Esattamente come in Fortnite, sarà poi possibile costruire muri e piattaforme. I primi per difenderci dai colpi nemici. Le seconde per aiutarci nelle scalate dei numerosi grattacieli sparsi per le lande digitali. Ammettiamo di aver utilizzato raramente questa feature a causa di una scarsa immediatezza nei controlli. Faccia a faccia col nemico ci è sempre sembrato più comodo estrarre l’arma, piuttosto che tentare di ovviare al suo attacco.

Population: One Battle Royale

UN’ESPERIENZA APPAGANTE

Com’era lecito aspettarsi da un’opera pensata per la realtà virtuale, Population: ONE è emozionante e avvolgente. La sensazione di immersività provata è totale e il titolo diverte in modo genuino. La velocità di movimento e la necessità di guardarci costantemente attorno ha talvolta maturato in noi il mai abbastanza detestato motion sickness. Nulla che non sia scomparso dopo pochi minuti di distacco dal Meta Quest 2, ma senza dubbio abbastanza da farci prendere più volte una meritata pausa.

Negli ultimi mesi, Population: ONE è diventato sempre più famoso tra i possessori dei caschetti per la realtà virtuale. Gli sviluppatori hanno continuato a supportare il titolo e, arrivati a questo punto, ci auguriamo che possano continuare a farlo anche nei prossimi mesi. Da elogiare, infine, la possibilità di giocare insieme ai possessori di diverse tipologie di visori, dando vita a un vero e proprio crossplay VR. Una mossa perfetta per permettere ai videogiocatori di trovare sempre qualcuno online con il quale affrontare intense battaglie all’interno di questo mondo digitale.

Se siete in possesso di un visore VR e siete alla ricerca di un Battle Royale, l’opera di Big Box VR è semplicemente il top sul mercato. Non fatevi spaventare dai venticinque euro di costo. Population: ONE è un gioco vario, divertente, appagante e in grado di amplificare le emozioni dei videogiochi 2D in stile Fortnite come mai prima d’ora. Arrampicarci, volare e sparare non è mai stato tanto divertente e, ne siamo certi, torneremo anche nei prossimi mesi all’interno del titolo del team americano.

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