Ponyo sulla scogliera
Un pesce rosso dotato di poteri magici vuole trasformarsi in essere umano, con l'aiuto di un bambino. Ennesimo, grande film di Hayao Miyazaki, una delizia per grandi e piccini...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloPonyo sulla scoglieraRegiaHayao MiyazakiVoci originali
Yuria Nara, Hiroki Doi, Jôji Tokoro, Tomoko Yamaguchi, Yuki Amami
Uscita20 marzo 2009
Iniziamo subito dicendo una cosa semplice. Se qualcuno avanzasse la candidatura di Hayao Miyazaki come il più grande regista moderno, quello che insomma non solo ha un passato prestigioso alle spalle, ma anche un glorioso presente, avrebbe tutto il mio appoggio. Sicuramente, Miyazaki è il più grande visionario cinematografico attualmente in circolazione, con una potenza espressiva che forse il solo Guillermo Del Toro, nelle giornate (e pellicole) di grazia è in grado di eguagliare. Se non bastassero ogni volta le sue scenografie immaginifiche, piene di oggetti meravigliosi, ecco arrivare una serie infinite di creature, a metà tra il naturale e il mitologico, ma sempre straordinarie. E se qualcuno volesse sostenere che questo è dovuto al mezzo espressivo utilizzato (ossia l'animazione), è pregato di dirci chi nel campo dei cartoni può vantare risultati del genere al momento.
Senza dubbio, i primi cinque minuti (muti) della pellicola sono magnifici e tra le migliori cose mai fatte dallo Studio Ghibli. Ovviamente, il merito è dello straordinario pesciolino Ponyo, un personaggio delizioso di cui è impossibile non innamorarsi. D'altronde, non si vedono al cinema tanti protagonisti in grado di offrire gioia e risate allo spettatore in ugual misura e senza doversi sentire imbarazzati per questo. E anche la figura del villain (che visivamente non sarebbe dispiaciuto al miglior Tim Burton) è, come sempre avviene nel cinema di questo regista, emblematica di una complessità in cui ciascuno ha le proprie ragioni e per cui è praticamente impossibile utilizzare del tutto il termine 'cattivo'.
Il tutto ci viene raccontato con una notevole capacità di non far capire cosa succederà nella scena successiva, grazie a una struttura narrativa imprevedibile e in cui non si segue un copione schematico e formulaico. E che dire di certe immagini meravigliose, come la piccola macchina che passa davanti alla gigantesca nave o il mare che prende vita in tante forme straordinarie? Insomma, l'unica cosa sicura è che non ne avremo mai abbastanza del cinema di Hayao Miyazaki...