Pokémon Scarlatto: La Maschera Turchese, la recensione

La Maschera Turchese offre una storia simpatica ma è circondato da tutti i difetti tecnici che affliggono la nona generazione Pokémon

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A poco meno di un anno di distanza dall'uscita del titolo base e con più di venti milione di copie alle spalle, Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto accolgono il primo dei due DLC previsti: La Maschera Turchese.
Esattamente come successo per Pokémon Spada e Pokémon Scudo, anche questa volta si tratta di due contenuti aggiuntivi che vanno ad espandere l'esperienza di gioco e ad aggiungere nuove creature al già massiccio Pokédex di nona generazione.

Il 2023 di Pokémon è stato tutto sommato tranquillo, per lo meno lato videogiochi. In Scarlatto e Violetto, si sono susseguiti eventi di difficoltà medio alta, in cui i giocatori dovevano allearsi per sconfiggere gli starter nei raid Teracrystal a sette stelle. Questa serie di raid è culminata con l'arrivo di Mewtwo, giusto una settimana prima dell'uscita de La Maschera Turchese (e riprenderà questo week-end con Decidueye di Hisui). Con l'arrivo di questa prima espansione però, potremo lasciare le spagnoleggianti lande di Paldea per quelle più orientali di Nordivia, con i suoi miti e leggende. Un'occasione per reintrodurre un centinaio di Pokémon assenti e anche qualche creatura tutta nuova. Sarà stata anche l'occasione per redimere il comparto tecnico peggiore della saga?

La Maschera Turchese: bullismo e fraintendimenti

La Maschera Turchese ci porta nella regione di Nordivia, in quanto tra gli studenti migliori dell'accademia, accompagnati dalla professoressa Rea per un viaggio culturale. In questo paese si tramanda una leggenda: tre Pokémon, soprannominati Beniamici, hanno fermato un terribile Orco, impedendogli di distruggere tutto. Ovviamente, come spesso accade alle leggende, qualcosa è cambiato nel corso dei decenni e la verità è completamente diversa. Toccherà a noi scoprire il vero segreto dell'Orco di Nordivia, incontrando anche due nuovi personaggi: Ruben e Rubra.

La storia principale de La Maschera Turchese convince e getta le prime basi per la seconda parte, in arrivo prossimamente. Continua quindi il buon lavoro svolto dal team almeno sul lato della trama, con un racconto di crescita e bullismo pensato per un pubblico giovane che si prende i suoi tempi per introdurre sia i volti nuovi che i nuovi Pokémon.

La Maschera Turchese può essere giocato subito dopo l'inizio della Ricerca dei Tesori, ma è tranquillamente affrontabile anche durante il post game, come una vera e propria espansione.

Il problema principale sta un'altra volta nel bilanciamento generale del prodotto, proprio come successe ai tempi di Spada e Scudo. Se avete finito il gioco, i Pokémon saranno al livello 65 (e successivi) ma questo non influirà sulle forme degli stessi mostriciattoli. Diventa quindi ridicolo affrontare un Pokémon allo stadio base al livello 70, quando dovrebbe essere già evoluto da tempo e rappresentare una vera e propria sfida.

Cosa c'è di nuovo?

Oltre alla storia, ne La Maschera Turchese tornano quasi un centinaio di Pokémon, che si aggiungono ai nuovi mostriciattoli esclusivi di Nordivia. Questi possono essere passati anche a chi non possiede il DLC, ma ovviamente la nuova zona non sarà agibile in modalità multigiocatore.

La mappa di Nordivia tenta nuove soluzioni rispetto a quanto visto a Paldea, con grotte, laghi, fiumi e grandi salite. C'è qualche zona dal concept interessante, ma sempre non troppo bella da vedere. Tra meleti, fonti d'acqua e grotte nascoste, l'esplorazione del nuovo Paese potrebbe portarvi via una ventina d'ore abbondanti per arrivare al completamente del Pokédex. Ore che aumentano esponenzialmente nel caso siate cacciatori di Pokémon cromatici.

Game Freak ha aggiornato anche la modalità fotografia, aggiungendo alcune funzioni che ne migliorano effettivamente la Quality of Life. Purtroppo non siamo ancora di fronte a una modalità fotografica degna, ma passo dopo passo magari fra una decina d'anni avremo qualcosa di accettabile.

Tra foto e nababbi

Chiude l'offerta di questo primo DLC un insieme di attività secondarie, più o meno riuscite. Gli Orchi di Nordivia sono sette allenatori elite monotipo che utilizzano anche strumenti da competitivo nascosti in giro per l'intera mappa. È poi presente il mini-gioco della Caccia all'Orco, da affrontare con altri tre amici a bordo di Koraidon e Miraidon. Si tratta di un tower defense ambientato nelle lande di Nordivia, in cui dovrete raccogliere bacche e evitare che i Pokémon mangioni ve le portino via. Infine due missioni di trama, la prima si collega niente di meno che a Leggende Pokémon Arceus, con un pizzico di Pokémon Snap, e introduce un nuovo personaggio. Litha la fotografa è a caccia di un Pokémon raro e ci chiederà aiuto nell'assisterla. Si tratta di una secondaria molto simpatica e che propone anche un punto di vista diverso sul capitolo ambientato nel passato.

Purtroppo, se da un lato abbiamo una buona missione secondaria, dall'altra ce ne è una basata sull'esplorazione con protagonisti due facoltosi viaggiatori Nab e Abbi. Giochi di parole a parte, i due ricconi esploreranno Paldea in lungo e in largo in una serie di missioni che, almeno sulla carta, avevano il sentore di una caccia al tesoro. Solo sulla carta perché si tratta semplicemente di una grossa perdita di tempo: gli indizi sono vaghi e obbligano il giocatore a girare casualmente per Paldea e Nordivia subendo le angherie verbali della coppia. Sarebbe stato anche piacevole se non ci si perdesse in posti completamente privi di texture come la ancora terribile Sierra Nepada. Spero vivamente che la coppia non torni nella prossima espansione.

Crisi tecnica

Dopo averne lodato la narrativa e i contenuti generali (punzecchiandolo nei punti giusti) è impossibile non sferrare la critica più veemente. Il lato tecnico de La Maschera Turchese risulta, se possibile, peggiore rispetto a quanto fatto lo scorso anno. Sebbene Game freak abbia (dopo un ANNO) corretto l'indecente lag dei box in cui depositare i Pokémon, e i mostriciattoli non si nascondono più nelle pareti (solamente a Nordivia) tutto il resto ha fatto un passo indietro. Elencare i bug dei raid, che li rendono la cosa peggiore del titolo nonostante l'importanza degli eventi e dei materiali, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma non posso esimermi dal riportare i terribili cali di frame, ben peggiori rispetto a quanto visto lo scorso anno. In alcune zone per alcuni istanti siamo perfino sotto i 15 fps, con un effetto stop-motion veramente fastidioso.

Circa un anno fa aprivo la recensione di Scarlatto e Violetto parlando del principio di Pareto e oggi, a 11 mesi di distanza, mi trovo a sottolineare come, con il minimo sforzo, Game Freak abbia reso Paldea la regione più profittevole della storia Pokémon. Resta incredibile come il brand più grande e redditizio del mondo si sia ridotto a un mondo vuoto e senza texture, capace di sfigurare anche a un titolo più contenuto come Pikmin 4.

Ovviamente, se non siete interessati a questi aspetti o siete in grado di passarci sopra, l'avventura a Paldea risulta ancora godibile e La Maschera Turchese non farà che arricchire l'esperienza della nona generazione Pokémon.

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