Pokémon Nero e Bianco 1, la recensione

Pokémon Nero e Bianco racconta in versione cartacea le avventure della penultima generazione dei mostri tascabili...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Durante il grande boom di popolarità dei Pokèmon, col quale il celebre videogioco è arrivato in occidente, portando con sé i numerosi prodotti correlati, Planet Manga tentò la pubblicazione del fumetto ufficiale nel nostro Paese, proponendo i primi numeri della serie Pokémon Adventures. Lo scarso successo della testata ne causò la repentina interruzione dopo pochi albi e da allora nessun manga della serie Pokémon è più stato pubblicato in Italia.
Ora, dopo più di 10 anni, ci riprova GP Publishing portando in edicola Pokémon Nero e Bianco, l'adattamento a fumetti dei due titoli appartenenti alla penultima generazione videoludica dei mostri tascabili.

C'è poco da dire a chi già conosce i Pokémon, ed è abbastanza improbabile che non apparteniate a questa categoria: sia che siate grandi appassionati, sia che la riteniate una serie infantile, difficilmente non avete mai sentito parlare di allenatori di Pokémon, Pokèball ed evoluzioni.
Gli elementi chiavi della saga sono ovviamente presenti in questa saga, e questo però è anche il difetto principale: la storia che leggiamo appare come una variazione sul tema della prima celebre storyline, quella con protagonista Ash (o, se preferite la versione giapponese, Satoshi), in giro per la regione del Kanto dopo aver ricevuto Pikachu dal professor Oak.
Tutte le versioni successive sono per certi versi una ripetizione di questa struttura, ma se la scelta appare naturale nei videogiochi (per il principio del "squadra che vince non si cambia") in formati più narrativi come il fumetto o la serie animata questo meccanismo diventa presto ripetitivo e ripresenta situazioni simili ad alcune già viste e affrontate in passato dai protagonisti delle precedenti generazioni.
Anche in questo fumetto, Nero ricorda fin troppo Ash/Satoshi, un giovane appassionato di Pokémon mosso da un enorme entusiasmo; lo stesso si può dire per Tepig, Pokèmon con uno spirito ribelle che ricalca la caratterizzazione adottata per Pikachu così da renderlo un esemplare differente da tutti i suoi simili.
I disegni e la narrazione sono semplici ma validi, però ci viene da dire che un prodotto simile è rivolto quasi unicamente a lettori più giovani, non solo per la giovane età ma anche perché non hanno avuto modo di seguire il racconto delle precedenti generazioni, di cui Pokémon Nero e Bianco prosegue fedelmente la tradizione.

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