Plants vs. Zombies Garden Warfare 2, la recensione
I due eserciti più improbabili di sempre scendono ancora sul campo di battaglia, per combattere una bizzarra guerra: la recensione di Plants vs. Zombies Garden Warfare 2
In quello che sembra essere uno stallo destinato a non sbloccarsi mai piante e zombi si fronteggiano dagli opposti lati di un cortile, e le loro rispettive basi fungono da hub, sostituendo menu e quant'altro, e dando un accesso diretto alle varie modalità dei gioco ed alle opzioni di personalizzazione direttamente dal campo di battaglia. Il che vuole anche dire che prima di infilarsi in una missione della modalità single player o di affrontare online altri giocatori umani colui che ha il pad in mano è fornito un territorio nel quale fare pratica, muovendosi liberamente, provando le varie classi e l'armamentario a loro disposizione. Si fa subito notare infatti il gioco per la varietà di combattenti implementata, che da ambo le parti sono diversissimi nello stile e nell'approccio alla battaglia. I primi momenti di gioco passando prendendo confidenza con quanto il gioco ha da offrire dal punto di vista quantitativo, ed è un quantitativo all'altezza, seppur dalla doppia faccia.
Numero di classi e varietà sono apprezzabili senza riserve. Se la fazione delle piante mette in campo agguerriti soldati, come il cedro, il mais, lo sparasemi e altri quella non morta risponde con pirati, supereroi in calzamaglia, scienziati. Ovviamente ve ne sono altre, tra di ritorno dal titolo precedente e di totalmente nuove, ma il divertimento sta anche nello scoprirle tutte (sono immediatamente disponibili). In questa selezione un livello di bizzarria elevatissimo è il minimo comune denominatore, valorizzato dal punto di vista ludico tramite un arsenale di attacchi primari e secondari (tre abilità per ogni personaggio) che aggiunge tantissimo pepe alle battaglie, che non possono che essere folli e fuori di testa, tra bombardamenti di popcorn e irruzioni di potenti mech. E non basta, perché di ogni singolo personaggio esistono variabili che hanno peculiarità uniche, ed è inoltre possibile personalizzarli sia con elementi estetici sia con abilità che hanno un effetto diretto negli scontri.
"Se la fazione delle piante mette in campo agguerriti soldati, come il cedro, il mais, lo sparasemi e altri quella non morta risponde con pirati, supereroi in calzamaglia, scienziati"[caption id="attachment_151662" align="aligncenter" width="600"] Plants vs. Zombies Garden Warfare 2 - screenshot[/caption]
Sbaglierebbe quindi chi pensasse a Plants vs. Zombies Garden Warfare 2 come ad un gioco tutto apparenza e poca sostanza. La produzione di PopCap Games è a buon ragione orgogliosissima di essere così stramba e non fa mai a meno di ricordarlo, tra citazioni improbabili, richiami esilaranti ad altri medium, opzioni di personalizzazione che vanno dal ridicolo al geniale ed un'estetica complessiva valorizzata da un comparto tecnico più che buona, ma la qualità dell'azione sparacchina è sorprendentemenet di alto livello. E' un peccato che questa non sia inserita in un'offerta ludica altrettanto di qualità, ma quanto confezionato dal team di sviluppo basta e avanza per divertire a lungo, e i futuri contenuti sicuramente continueranno a pompare linfa vitale e poltiglia non morta in questa bizzarra e assurda parodia della battaglia.