Un piccolo Batman per un grande Bat-Natale, la recensione
Non si può dire che non sia fatto con gusto Un piccolo Batman per un grande Bat-Natale ma il suo ritmo e le sue idee non reggono la durata
La recensione di Un piccolo Batman per un grande Bat-Natale, il film di Natale dedicato a Batman e figlio disponibile su Prime Video dall'8 dicembre
Perché i 96 minuti li regge a fatica questo Un piccolo Batman per un grande Bat-Natale, orchestrato in una serie di microscene d’azione volte a formare il piccolo nuovo Batman, prima fisicamente e poi eticamente. Diretto da Mike Roth (già al lavoro su SpongeBob e si vede) è animazione per la famiglia nel senso più stretto possibile, anzi ad essere precisi è animazione per padre-figli, una storia di paternità in cui la prospettiva oscilla tra la tenerezza del padre verso un figlio percepito sempre in pericolo, e l’ardore e il desiderio di azione e potenza del figlio che ambisce a essere come il padre. Il pubblico di Batman, dei film come dell’animazione, è sempre anche quello di una volta, quello della tradizione al quale il film regala microcitazioni (“La mia schiena!!!!” urla Bane mentre viene fatto cadere) e un generale tono da abbraccio finale.