Piccole ballate crudeli, la recensione

Esce oggi Piccole ballate crudeli, volume Shockdom che raccoglie 10 racconti folkloristici di Marga Biazzi

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Piccole ballate crudeli, anteprima 04

Nella biografia di Marga “BlackBanshee” Biazzi leggiamo che è una grande appassionata di fiabe folkloristiche, e non possiamo fare a meno di pensare a quanto si sia divertita a realizzare Piccole ballate crudeli.

Il volume edito da Shockdom propone una raccolta di dieci brevi racconti illustrati che, se non sapessimo essere stati scritti e disegnati da un’autrice italiana, avremmo facilmente potuto scambiare per leggende tradizionali giapponesi. Anche l'aspetto estetico rappresenta una piacevole commistione tra elementi grafici dal sapore orientale e influenze visive della scuola del Fumetto europea.

Le storie hanno come filo conduttore il legame tra uomo e natura, dove spiriti della foresta e dell'acqua o animali trasfigurati in creature sovrannaturali puniscono persone malvagie o proteggono puri di cuore. Il tutto avviene in pochissime pagine: la maggior parte dei racconti si dipanano in quattro tavole o poco più, con un'eccezione che si dilunga fino a dodici; spazio sufficiente a creare una suggestione nel lettore, ad aprire uno scorcio su un mondo incantato e perturbante.

Piccole ballate crudeli è una via di mezzo tra un fumetto e un libro illustrato, con alcuni episodi in cui le tavole non sono suddivise in vignette, oppure sono privi di balloon ma con una ridottissima componente verbale inserita nelle immagini, senza nemmeno ricorrere ai riquadri per le didascalie. Traspare però un'indubbia capacità di padroneggiare l'arte sequenziale, soprattutto per l'efficacia nel tratteggiare storie tanto incisive in così poche pagine.

Un’osservazione sulla dicitura “Adatto a un pubblico adulto” in quarta di copertina: se pensiamo alle versioni originali delle fiabe più celebri - con Cappuccetto Rosso che riempie di sassi la pancia del lupo o le sorelle di Cenerentola pronte a mozzarsi i talloni o le dita dei piedi per calzare la scarpetta di cristallo - le storie per bambini hanno tradizionalmente scene cruente che rappresentano la catarsi per il giovane ascoltatore, con una punizione spesso anche violenta per chi si è comportato in modo malvagio.

Tale elemento si ritrova in Piccole ballate crudeli, dunque vogliamo estendere il consiglio di questo volume - se non a una fascia di età da scuola elementare, vista la presenza di immagini cruente - a un pubblico di ragazzini che si troveranno di fronte a una narrazione archetipica e utile alla loro formazione, libera dalla edulcorazione a cui purtroppo molti racconti del genere sono sottoposti negli ultimi anni.

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