Philip K. Dick's Electric Dreams 1x02 "The Impossible Planet": la recensione
La recensione del secondo episodio di Philip K. Dick's Electric Dream, intitolato The Impossible Planet
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Ci troviamo in un futuro nel quale Brian (Jack Reynor) e Ed (Benedict Wong) organizzano delle visite guidate in angoli più o meno spettacolari della galassia. In ogni caso, ci pensano loro a migliorare l'esperienza dei turisti paganti, filtrando e abbellendo le immagini dei pianeti. Questa routine professionale viene spezzata nel momento in cui una donna di 350 anni di nome Irma (Geraldine Chaplin) si presenta accompagnata da un assistente robot. La sua richiesta è di andare sulla Terra. Il desiderio in sé non può essere esaudito, ma la donna è decisa a pagare una fortuna pur di partire, ed è così che i due accettano. Durante il viaggio Ed si mantiene più cinico, e non esita a spacciare un luogo a caso per il sistema solare, mentre Brian sviluppa un legame singolare con la donna, un legame che forse è molto più vecchio di quel che appare.
Sicuramente più degne di rispetto di una narrazione spicciola da marketing come quella di cui sono affamati dei turisti che divorano tutto, ma sembrano non gustarsi nulla. La stessa manipolazione delle immagini stellari (immaginiamo la tristezza di una società che non riesce nemmeno più a meravigliarsi guardando le stelle!) è un elemento inedito dell'episodio che ha un ovvio collegamento con la contemporaneità. Noi creiamo le cornici dei nostri ricordi, li perfezioniamo, li impacchettiamo, li vendiamo, e un attimo dopo li abbiamo già dimenticati.