Penny Dreadful 3x03, "Bene e Male si intreccino": la recensione

Ecco la nostra recensione del terzo, cruentissimo episodio della seconda stagione di Penny Dreadful, in cui la linea tra bene e male si assottiglia

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Spoiler Alert
La libertà è una cagna che va adagiata su un materasso di cadaveri. Queste le parole pronunciate da Lily al termine di un amplesso di sangue con il sodale Dorian Gray e con la neo-accolita Justine, prima di un'anelata schiera di guerriere pronte a dominare il mondo, in risposta ai soprusi che, per secoli, le donne hanno dovuto subire. Eh già: come se non bastasse il viaggio sempre più approfondito - e inquietante - tra le maglie dell'animo umano, Penny Dreadful esplicita, in Bene e Male si intreccino, una connotazione politica finora lasciata solo intravedere. La scena di Lily e Justine che assistono alla manifestazione delle suffragette, sedata con violenza dalla polizia, è il prodromo alla brutale esecuzione, da parte della ragazzina, del suo crudele protettore, colui che l'aveva, di fatto, destinata a un'orripilante macellazione se non fosse intervenuta la coppia di immortali.

Il titolo dell'episodio si sposa alla perfezione con la guerra che Lily sta preparando con paziente meticolosità: il giusto riscatto di una fetta di mondo oppressa, sinora, dal giogo del maschilismo imperante, passa tuttavia per strade intrise di sangue e disseminate di corpi senza vita. Si potrebbe leggere una critica a tanti conflitti ben più attuali, in cui lo spettro della libertà viene mostrato come un telo rosso a un toro inferocito, con l'unico risultato di tramutare una battaglia giusta in un eccidio conseguito con mezzi brutali e, per restare in tema, maligni.

Sul fronte opposto assistiamo a chi, con modi gentili, si appresta a infliggere un duro colpo alla povera Vanessa: il suo nuovo confidente - e possibile interesse romantico - Alexander Sweet si è rivelato essere, al termine dello scorso episodio, nientemeno che il Conte Dracula. Nulla di cui stupirsi, in fondo: il Male si è manifestato più volte con volto rassicurante, nel corso della serie creata da John Logan, e tuttora possiamo ammirarne le squisite fattezze attraverso il personaggio di Hecate, riunitasi a Ethan e determinata a far uscire allo scoperto la vena più diabolica del lupus dei. Perché, come già enunciato da Henry Jekyll nella seconda puntata e testimoniato direttamente da Victor Frankenstein nel laboratorio del collega, ognuno di noi ha, in sé, il diavolo e l'angelo, e ben pochi eletti possono riuscire a dominare la bestia feroce che alberga nel proprio cuore.

Tra di essi, per il momento, sembra esserci John Clare, rientrato a Londra dopo la sua breve ma intensa esperienza al Polo, preda per la prima volta di rapidi ma vividi flash relativi alla sua vita pre-resurrezione. In base ai pochi indizi a propria disposizione, riesce a rintracciare la moglie e il figlioletto, corroso da una tisi in fase terminale e, presa dimora della polverosa stanza al di sopra del misero appartamento dei due, contribuisce con doni anonimi - frutto di furti che, sembra evidente, incidono comunque sulla coscienza dell'uomo - a lenire lo stato di pietosa indigenza in cui la famiglia versa.

Ma non è questo, di certo, il segreto del passato di John che più colpisce lo spettatore: con un cliffangher forse ancora più sorprendente della pur scioccante conclusione della scorsa settimana, scopriamo che l'uomo aveva già avuto modo di conoscere Vanessa. Le circostanze dell'incontro ci vengono svelate dall'ipnosi regressiva cui la dottoressa Seward sottopone la ragazza, per arrivare a capire dove potesse aver conosciuto il Principe delle Tenebre che le dà la caccia. Catapultata nella cella imbottita del manicomio in cui era stata reclusa anni prima, Vanessa rivive i ricordi traumatici che aveva seppellito nell'angolo più recondito della sua memoria, e riconosce John Clare nell'inserviente che le portava i pasti ogni giorno.

Quali possano essere le conseguenze di questa sconcertante scoperta, è materia che verrà probabilmente affrontata nei prossimi episodi, ed è al momento del tutto impossibile prevederne le ripercussioni su Clare e su Vanessa: l'unica certezza è, a oggi, che Penny Dreadful continua incessantemente a stupire senza dover ricorrere a forzature macchinose, ma giocando il proprio equilibrio sulle note più sottili della psicologia umana.

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