Penny Dreadful 2x08, "Memento mori" - La recensione
Penny Dreadful confeziona il miglior episodio della seconda stagione, perdendo di vista Ethan e Vanessa ma inanellando una serie di succosi colpi di scena
C'è tanta, tantissima carne al fuoco in questa ottava puntata, e tutta mirabilmente ben cotta. Partiamo da Dorian Gray, il personaggio finora rimasto più ai margini della trama principale, seppur con una storia sempre accattivante. Finalmente, il potenziale negativo dell'eterno giovane viene rivelato in tutta la sua agghiacciante, letale cupezza: stanco ormai di quella che, erroneamente, avevamo sperato potesse diventare la partner della sua solitaria vita di reietto, attratto da un nuovo passatempo incarnato da Lily, Dorian non ci pensa due volte a metter fine alla vita di Angelique che, abbandonata a se stessa nella grande casa dell'uomo, ha intrapreso un'esplorazione che l'ha portata faccia a faccia col celeberrimo ritratto, ricettacolo delle brutture del suo proprietario. A nulla vale l'ultima dichiarazione della ragazza, che si dichiara disposta ad accettare Dorian per com'è; pochi secondi dopo, cade a terra defunta, sotto lo sguardo vagamente beffardo del dissoluto dandy. Ogni briciolo di simpatia accumulata nei confronti del personaggio nel corso di una stagione e mezza viene meno con questo colpo di scena, e va fatto tanto di cappello agli autori per aver saputo gestire in modo esemplare questa storyline, facendo affezionare il pubblico non solo ad Angelique ma soprattutto al suo ruolo purificatore nella vita di Dorian.
Quelli che non sono mai stati realmente amanti sono Sir Malcolm ed Evelyn Poole, se non per colpa degli incantamenti malefici della donna. Ma l'incantesimo è ormai irrimediabilmente spezzato, e Malcolm deve fare i conti con i propri rimorsi - non ultimo il fatto di aver snobbato il funerale della povera moglie suicida per scatenarsi in pista con la bella Madame Kali. Nero di rabbia e desideroso di vendetta, l'uomo si reca in visita da Evelyn e, dopo aver resistito senza difficoltà alle moine della strega, si ritrova prigioniero in una stanza, in compagnia dei propri fantasmi - tutt'altro che metaforici.