Penny Dreadful 2x07, "Little Scorpion": la recensione

Vanessa torna nella brughiera scortata da Ethan nel nuovo episodio di Penny Dreadful, che stupisce con un colpo di scena sconcertante

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Spoiler Alert

“Ho visto l'uomo dietro il lupo” dice Sembene a uno stravolto Ethan Chandler, reduce dalla propria notte di licantropia in catene. Ma la natura di lupus dei, che ha causato tanto dolore al giovane avventuriero americano nella prima stagione, è anche la salvezza della bella Vanessa Ives, in fuga dai pericoli di Londra – incarnati dalla diabolica Evelyn Poole – e diretta nella vecchia casa della strega bianca Joan, continuamente scossa dalle piogge della brughiera, ma rifugio più sicuro dalle forze oscure che la minacciano. O almeno, così crede la ragazza, prima di fare i conti con le tenebre che albergano dentro di lei e che, in Little Scorpion, finiscono per portarla oltre il punto di non ritorno.

Tornare al vecchio nido sbertucciato fa scontrare Vanessa con fantasmi di un passato che sperava di aver archiviato per sempre, i cui angoli più terrificanti sono simboleggiati dall'albero secco a cui venne legata Joan quando fu sommariamente giustiziata dalla comunità campagnola capeggiata dal perfido signorotto locale. Ma non è il passato la minaccia peggiore per la donna: nei polverosi scaffali della casa giace il libro diabolico la cui lettura rischia di allontanarla per sempre da Dio.

Non è tutta cupezza, questo settimo episodio di Penny Dreadful. Ci sono anzi sprazzi di spensieratezza che ne alleggeriscono il peso drammatico, facendo intravedere a Vanessa e Ethan il miraggio idilliaco di un'esistenza normale. Ci sono risate e complicità, e un'attrazione che – udite udite – per una volta non viene consumata. Le confessioni serali tra i due compagni di (dis)avventure non sono mai puro riempitivo, ma divengono di volta in volta spunto di riflessione sull'ipocrisia del mondo e sulla necessità di indossare maschere. L'infanzia di Vanessa e Ethan è lo specchio della loro età adulta. Entrambi costretti a fingere di voler giocare con bambole e soldatini, che li preparavano non a ciò che sarebbero divenuti, ma a ciò che avrebbero dovuto fingere di essere: una perfetta donna di casa, un perfetto eroe della patria. Ma non si sfugge alla propria forgia, e l'anima risulta irrimediabilmente modellata dagli insegnamenti – o forse bisognerebbe dire restrizioni – dell'infanzia.

Ethan taglia l'albero sul quale Joan è stata bruciata, e un fulmine cade sulla casa provocando un incendio. Tentare di cancellare il passato condurrà solo a conseguenze tragiche, sembra voler dire il cielo, e così è: la trasferta bucolica dei due tormentati giovani è funestata dalla visita di un vecchio nemico di Vanessa, il laido borgomastro colpevole della morte di Joan, e scatena il lato più vendicativo della ragazza, spingendola a sorpresa sul cammino del demonio, da cui si era tenuta finora ben lontana. Il limite della sopportazione era già prossimo, ma quest'incontro accorcia le distanze tra Vanessa e il Diavolo, anche se il suo cedere alle lusinghe infernali, ne siamo certi, non metterà fine alle sue sofferenze.

Anche in città, le cose non vanno molto meglio. Il Diavolo c'entra poco con la nuova vita di Brona, ora Lily, che passa un pomeriggio con Dorian Gray – col sofferto consenso di Victor Frankenstein – al museo delle cere di Mr. Putney, attrazione più rilevante della Londra vittoriana a quanto sembra, dato che prima o poi tutti i protagonisti finiscono per convergervi. La fanciulla è atterrita e affascinata al tempo stesso, ma la sua eccitazione si declina in un atto ben peggiore delle più nere previsioni gelose del dottor Frankenstein: adescata da un uomo di mezza età in un pub, la giovane ci finisce a letto e, colta da un'improvvisa pulsione di morte, strangola l'amante occasionale senza apparente motivo. La nuova creatura nata dalle mani di Victor ha preso una via inaspettata e terribile, lungi dall'indole innocente della sua precedente vita.

È questo il più sconvolgente colpo di scena mostrato nella seconda stagione di Penny Dreadful, il primo vero e proprio voltafaccia di un personaggio finora ritenuto indifeso e passato, nel giro di pochi minuti, dalla parte dei carnefici. Staremo a vedere se e come proseguirà la carriera di assassina di Lily e, soprattutto, se e come la sua strada si incrocerà di nuovo con quella dell'ex innamorato Ethan che, benché attratto da Vanessa, ribadisce di non poter dimenticare la defunta Brona. Molti fantasmi aleggiano sul destino dei nostri protagonisti e, se c'è una cosa che Little Scorpion ci ha insegnato, è che il passato non ci abbandona e, spesso, segna la direzione del nostro futuro, anche quando essa sembra intrisa di una volontà tesa verso il Male.

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