Penny Dreadful 2x05, "Above the Vaulted Sky" - La recensione

Episodio di transizione per Penny Dreadful, che si concentra a sviluppare in chiave amorosa i rapporti tra i protagonisti

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Spoiler Alert
"Difendiamo la nostra scogliera." Questo il motto dei travagliati protagonisti di Penny Dreadful nel quinto episodio di questa seconda stagione. Assediati dal Male nella loro roccaforte, alias casa Murray, i nostri (anti) eroi si preparano alla battaglia. Si proteggono come possono, dietro una porta blindata nuova di zecca che nemmeno la Banca d'Inghilterra, sfoderando vecchi rituali apotropaici appartenenti a culture diverse ma accomunate dalla lotta contro le forze infernali. Ebbene sì, anche questa settimana, la serie creata da John Logan ci ha dato un episodio di per sé povero di autentici colpi di scena, eccezion fatta per il suicidio allucinato della povera moglie di Sir Malcolm, sgozzatasi di fronte al macabro miraggio dei propri figli riemersi dalla tomba. A ben guardare, anche la scena in questione non giunge proprio inaspettata, alla luce dell'ormai evidente proposito di assoggettamento di Malcolm da parte di Evelyn Poole.

Non aggiunge molto neppure l'indagine dell'ispettore Rusk, che finalmente sembra stringere la corda attorno a Ethan, salvo poi lasciarselo sfuggire da sotto il naso. Il pubblico sa che le ore da tranquillo cittadino - si fa per dire - del lupus dei Chandler sono ormai contate, ma ci troviamo ancora una volta di fronte a una situazione che prelude al conflitto, e prepara un terreno di guerra di cui finora si è limitato a mostrare qualche sparuta zolla.

Se però c'è un pregio evidente che abbiamo imparato ad apprezzare in Penny Dreadful, è proprio la capacità della serie di gestire la quiete prima della tempesta in modo accattivante, non lasciando il proprio pubblico a bocca asciutta. E non lasciando a bocca asciutta nemmeno i propri protagonisti, a ben guardare. L'unico a potersi lamentare, essendo ancora confinato nel proprio angolo solitario all'insegna delle declamazioni poetiche e delle lezioni di valzer offerte da Vanessa, è il povero John Clare. Non dubitiamo che, prima o poi, si deciderà a rivolgere le proprie attenzioni alla bella - e cieca - Lavinia, ma per il momento la creatura sembra ostinata nel goffo tentativo di corteggiamento di una Lily mai così diretta e risoluta nel friendzonarlo. Come detto, però, il legame con Vanessa sembra sempre più stretto, e benché scevro da connotazioni romantiche rappresenta indubbiamente un bel balsamo alle sofferenze della creatura.

L'elemento probabilmente più interessante della puntata è rappresentato dal finale, in cui Penny Dreadful riconquista tutta la carica sessuale che aveva tenuto a bada nei primi episodi. Il maremoto ormonale degli ultimi minuti è la chiara dimostrazione di come il sesso possa essere motore narrativo piuttosto che mero espediente pruriginoso, abusato in tante celebri e celebrate serie tv. Abbiamo infatti l'incontro tra Evelyn Poole e Malcolm, suggello di un piano ammaliatore seminato già nella passata stagione e tessuto sin dai primi vagiti di questa seconda. Accanto a esso, risulta certo più sano il congiungimento tra Dorian e Angelìque, a seguito di un'umiliazione subita dalla ragazza a teatro. Benché la loro storyline risulti ancora essere stranamente autonoma rispetto all'intreccio principale, è innegabile che essa stia assumendo, puntata dopo puntata, sempre più credibilità e interesse. L'alternanza tra queste due scene di sesso, la seconda delle quali lascia poco o nulla all'immaginazione, e la macabra scena del suicidio della signora Murray costituisce indubbiamente il picco emozionale della puntata, in un'altalena di amore e morte che colpisce e turba.

Ma le complicazioni maggiori sono legate all'ultima scena d'amore dell'episodio, che arriva proprio quando le acque della passione sembrano sopite: spaventata dai fulmini, Lily si rifugia nel letto di Victor Frankenstein, cogliendo il fiore della verginità del dottore in un amplesso che, ricordiamolo, profuma di necrofilia. E scatenando, quindi, una prevedibile serie di eventi che, sinceramente, non vediamo l'ora di scoprire: dall'evidente rottura del patto Frankenstein-Creatura, al fatto che Lily, nella propria vita precedente, era stata legata sentimentalmente al buon Chandler. Passando, non dimentichiamolo, per una serie di complicazioni etiche non da niente, data la valanga di menzogne snocciolate da Victor a Lily per celarle la propria origine.

In conclusione: la quiete prima della tempesta non è mai stata tanto foriera di novità, sebbene esse sembrino quasi tutte circoscritte al mondo sentimentale dei protagonisti; ma, in fin dei conti, l'elemento di forza di Penny Dreadful è sempre stato la costruzione delle geometrie relazionali tra i personaggi, più che la risoluzione di questo o quel mistero. Non resta che aspettare la battaglia e, nel mentre, goderci ancora un po' questa deliziosa attesa.

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