PAW Patrol - Il super film, la recensione
Come già la serie animata faceva il secondo superfilm di Paw Patrol ribadisce la sottile allegoria militaresca del cartone
La recensione di PAW Patrol - Il super film, dal 28 settembre in sala
La storia è quella che vede una cattiva rubare un magnete gigante dallo sfasciacarrozze per attirare un meteorite che altrimenti passerebbe accanto alla Terra senza conseguenze, con il fine di rubare quel che porta. In realtà il meteorite è intercettato dalla Paw Patrol (perché nell’atterrare gli distrugge il quartier generale) e loro così scoprono per primi i cristalli che forniscono dei poteri. Una di loro, la più piccola, in particolare ne uscirà così potenziata da superare atavici complessi d’inferiorità. La cattiva però si impadronirà di nuovo dei cristalli e sarà necessario il gioco di squadra perché il bene torni a trionfare.
Sono i cattivi semmai è essere sempre l’emblema dei nemici dell’esercito e delle forze armate. Questa volta è una ragazza afroamericana dagli abiti underground, i capelli verdi e l’atteggiamento da outsider, storicamente invece la loro nemesi (che qui fa una comparsata) è il sindaco della città, esponente di quelli che “scaldano una sedia” contrapposti a chi opera sul campo e si sporca le mani. Per la Paw Patrol non c’è problema che non si possa risolvere con l’ardore e il coraggio (anche in un flashback la piccola cucciola affronta una tempesta di neve senza un vero senso e la cosa è ricompensata da un salvataggio e da un’adozione), non c’è smidollato che non possa essere convertito in anello funzionante di una catena da un duro addestramento, non c’è azione o scontro che non possa essere risolto dall’uso combinato della gerarchia (proprio nella forma di ordini precisi da eseguire per raggiungere il risultato) e dai mezzi. Auto, moto, aerei e quant’altro sono così fondamentali per i personaggi che ora che hanno i poteri questi portano a mezzi nuovi a cui trasferire i poteri stessi (!). In un transfer perfetto con l’esercito americano, la superiorità tecnica e tecnologica è il cuore della superiorità morale, umana e canina.