Paranormal Activity 2 - La recensione

Una tranquilla famiglia modello che si trasferisce in una nuova villetta, con conseguenze decisamente... paranormali. Paranormal Activity 2 eredita diversi problemi dal primo film, ma coinvolge molto di più...

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Recensione a cura di Leonardo

TitoloParanormal Activity 2
RegiaTod Williams
Cast
Katie Featherston Uscita22-10-2010La scheda del film  

Paranormal Activity vince ancora. Non si può non considerare il dittico nato dalla mente di Oren Peli come uno dei fenomeni commerciali horror, ma non solo, del decennio. Il successo economico è dovuto all’abile mossa di contenere i costi di produzione (28 milioni, compresi distribuzione e marketing), ma ciò che sorprende è che Paranormal Activity 2 vince anche dal punto di vista dell'intrattenimento.

La trama, basilare come previsto, ruota attorno a una tranquilla famiglia modello che si trasferisce in una nuova villetta, ma ben presto scopriranno che la dimora nasconde inquietanti presenze, legate al passato di alcuni componenti della famiglia...

Il secondo capitolo, diciamolo subito, è superiore al primo, nonostante mantenga la stessa struttura che racchiude in sé pregi e difetti. Lo scheletro del film è identico e alterna scene diurne alle ben più famose e pubblicizzate sequenze notturne, queste ultime viste attraverso le telecamere di sorveglianza installate nell'abitazione. Scene che si alternano continuamente con un ritmo sostanzialmente equilibrato, e che tuttavia offrono sensazioni opposte.

Il lavoro degli sceneggiatori Michael Perry, Christopher Landon e Tom Pabst - svolto per articolare maggiormente le scene durante il giorno, che vedono coinvolti due nuclei familiari e non uno soltanto come nel primo capitolo - risulta più convincente rispetto a quello di Oren Peli, anche se non convince completamente. Il difficile rapporto tra le sorelle Kristi (madre del neonato Hunter) e Katie getta un'ombra di inquietante background sui personaggi, aspetto decisamente utile in una pellicola stilisticamente alla stregua dei reality show, quindi poco incline ad approfondimenti e in cui ciò che conta è esclusivamente quello che accade in presa diretta.

L'impegno si vede, ma il risultato continua a essere inefficace. Le scene diurne (salvo in un paio di occasioni) continuano a suscitare un interesse minimo nello spettatore e vengono sostanzialmente vissute come delle semplici congiunzioni tra quelle notturne. Le scene notturne, d'altro canto, sono la colonna portante del film e sostanzialmente il principale motivo d'interesse. Totalmente prive dei più insignificanti cliché (fughe impedite da futili motivi, oppure protagonisti spaventati dai loro stessi amici, ecc...), si distinguono per un evidente climax, che sfocia in una sequenza che richiama subito alla mente [•Rec] di Jaume Balaguerò e Paco Plaza, per via della camera a mano a luci infrarosse che detta tempi e modi di visione. La sequenza, in sostanza, risulta ben riuscita, e lascia supporre che il finale avverrà con le stesse modalità - salvo poi scoprire, purtroppo, che il vero finale si rivela assolutamente frettoloso, per nulla graffiante e sostanzialmente avulso dal resto del film.

Paranormal Activity 2 è indubbiamente un film più diretto e incisivo del suo predecessore, il cast rimane di basso profilo ma riesce sufficientemente bene a trasmettere emozioni (nonostante il doppiaggio italiano, che sicuramente frena il tanto ricercato effetto realistico della pellicola). Purtroppo risulta poco omogeneo, e non risolve il frequente dislivello emotivo causato dalle diverse situazioni a cui lo spettatore assiste. Almeno in questo caso, però, i picchi di adrenalina ci sono per davvero, e sono di gran lunga superiori a quelli del suo predecessore.

Per concludere, Paranormal Activity 2 supera agevolmente le basse aspettative (chi scrive ritiene il primo film molto sopravvalutato) date anche dalla ben nota scarsa fortuna dei sequel di prodotti di questo tipo. Ora non resta che attendere un terzo capitolo, sperando che il trend positivo prosegua, regalandoci un film del franchise che potremo ricordare a lungo...

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