Paranormal Activity 2 - La recensione
Una tranquilla famiglia modello che si trasferisce in una nuova villetta, con conseguenze decisamente... paranormali. Paranormal Activity 2 eredita diversi problemi dal primo film, ma coinvolge molto di più...
Recensione a cura di Leonardo
TitoloParanormal Activity 2RegiaTod Williams
Cast
Katie Featherston Uscita22-10-2010La scheda del film
Paranormal Activity vince ancora. Non si può non considerare il dittico nato dalla mente di Oren Peli come uno dei fenomeni commerciali horror, ma non solo, del decennio. Il successo economico è dovuto all’abile mossa di contenere i costi di produzione (28 milioni, compresi distribuzione e marketing), ma ciò che sorprende è che Paranormal Activity 2 vince anche dal punto di vista dell'intrattenimento.
Il secondo capitolo, diciamolo subito, è superiore al primo, nonostante mantenga la stessa struttura che racchiude in sé pregi e difetti. Lo scheletro del film è identico e alterna scene diurne alle ben più famose e pubblicizzate sequenze notturne, queste ultime viste attraverso le telecamere di sorveglianza installate nell'abitazione. Scene che si alternano continuamente con un ritmo sostanzialmente equilibrato, e che tuttavia offrono sensazioni opposte.
L'impegno si vede, ma il risultato continua a essere inefficace. Le scene diurne (salvo in un paio di occasioni) continuano a suscitare un interesse minimo nello spettatore e vengono sostanzialmente vissute come delle semplici congiunzioni tra quelle notturne. Le scene notturne, d'altro canto, sono la colonna portante del film e sostanzialmente il principale motivo d'interesse. Totalmente prive dei più insignificanti cliché (fughe impedite da futili motivi, oppure protagonisti spaventati dai loro stessi amici, ecc...), si distinguono per un evidente climax, che sfocia in una sequenza che richiama subito alla mente [•Rec] di Jaume Balaguerò e Paco Plaza, per via della camera a mano a luci infrarosse che detta tempi e modi di visione. La sequenza, in sostanza, risulta ben riuscita, e lascia supporre che il finale avverrà con le stesse modalità - salvo poi scoprire, purtroppo, che il vero finale si rivela assolutamente frettoloso, per nulla graffiante e sostanzialmente avulso dal resto del film.
Paranormal Activity 2 è indubbiamente un film più diretto e incisivo del suo predecessore, il cast rimane di basso profilo ma riesce sufficientemente bene a trasmettere emozioni (nonostante il doppiaggio italiano, che sicuramente frena il tanto ricercato effetto realistico della pellicola). Purtroppo risulta poco omogeneo, e non risolve il frequente dislivello emotivo causato dalle diverse situazioni a cui lo spettatore assiste. Almeno in questo caso, però, i picchi di adrenalina ci sono per davvero, e sono di gran lunga superiori a quelli del suo predecessore.
Per concludere, Paranormal Activity 2 supera agevolmente le basse aspettative (chi scrive ritiene il primo film molto sopravvalutato) date anche dalla ben nota scarsa fortuna dei sequel di prodotti di questo tipo. Ora non resta che attendere un terzo capitolo, sperando che il trend positivo prosegua, regalandoci un film del franchise che potremo ricordare a lungo...