Outsiders 1x05 "Demolition": la recensione
Arrivato a metà stagione, Outsiders lascia riposare la storia per consolidare i personaggi
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In poche parole, da qualunque fronte lo si guardi, Big Foster si conferma il vigliacco egoista che era stato nelle settimane precedenti. Spodestato dal suo temporaneo ruolo di leader dei Farrell dal ritorno inaspettato della madre, l'uomo non trova di meglio da fare che rivolgere il proprio risentimento nei confronti di Asa, che ancora una volta si conferma il più consapevole del lotto. Lo è decisamente di più di Little Foster, che non si accorge di essere manipolato dal padre come arma nei confronti di Asa stesso. Il personaggio interpretato da Ryan Hurst, molto vulnerabile e fragile nonostante l'aspetto, decide di affrettare le nozze con G'Win, le stesse che aveva rimandato per tanti anni senza problemi.
Va a finire che l'unico rapporto a smuoversi è quello tra Hasil e la sua ragazza, anche se è difficile apire in che modo questo si legherà con la trama generale. Convincente sempre e comunque Wade: meno ne sappiamo sul suo personaggio, più Thomas Wright riesce a costruire una figura conflittuale e difficile da inquadrare. Se esiste un degno sfidante per Asa dall'altra parte, è sicuramente lui. In generale un episodio sufficiente, ma arrivati a metà stagione ci si aspetterebbe che tutte le carte fossero ormai sul tavolo, o che almeno si iniziasse a giocare sul serio.