Outcast 2x01, "Indietro non si torna": la recensione

Ecco la nostra recensione del primo episodio della seconda stagione di Outcast, intitolato "Indietro Non Si Torna"

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Spoiler Alert
E se tutta questa bellezza nelle immagini non bastasse più? E se questa volta Outcast avesse bisogno di altro? È innegabile il fatto che questa serie abbia del valore aggiunto rispetto alla fotografia, alle ambientazioni e perché no anche nelle interpretazioni. Questa season premiere offre poco rispetto a quello che già avevamo in pugno, non regala grandi colpi di scena e per assurdo il più interessante cliffhanger viene rivelato già nei primi minuti: il fenomeno della possessione non è limitato e non si estende alla sola Rome. Ma oltre il buon gusto estetico gli autori di Outcast arriveranno a sorprenderci con altro? La prima stagione, molto lentamente, ha fornito quante più informazioni possibili sul passato del reietto e sui personaggi che lo circondano. Rispetto alla presenza demoniaca invece, sono ancora molti i dettagli che devono essere rivelati; c'è ancora qualcosa che manca e fortunatamente quello spazio che deve essere riempito è ciò che più interessa e affascina.

Questo episodio ci ha mostrato un nuovo lato dei personaggi, molto più determinati a capire cosa sta succedendo e meno impegnati a cercare di trovare delle motivazioni logiche a quello che sta succedendo. Questa volta si va oltre il tangibile e a quanto pare ognuno di loro è conscio del fatto che qualcosa di orribile e incontrollabile stia realmente prendendo il sopravvento su tutto e tutti, in maniera sempre più incontrollabile. L'unico che può fermare questa cosa è appunto Kyle che, senza neanche troppi sforzi, sceglie di ritornare a Rome. Lì ritroverà i problemi di sempre, a partire da sua sorella Megan che sembra non reagire a ciò che ha fatto a suo marito Mark durante la terribile fase di transizione che l'ha condotta inconsciamente ad ucciderlo brutalmente. Ma questa volta si va oltre quello stadio, Kyle si trova di fronte a determinate persone, o meglio vittime, che non possono essere più aiutate: la forza di reclutamento di Sidney è sempre più ingestibile. Nonostante quest'ultimo non sia apparso nell'episodio, la sua figura è sempre rimasta costante nei pensieri del protagonista che, grazie all'aiuto del reverendo Anderson e dello sceriffo Giles, sta cercando di rintracciare. Per farlo dovrà trovare tutte quelle persone che inevitabilmente sono state toccate dal male, da quel bozzolo nero che senza scrupoli sta mettendo in piedi un piano che ancora fatica a esplicarsi, almeno nei confronti dei telespettatori.

Sorprendentemente si ritorna da Joshua, il bambino protagonista del pilot della serie, il quale si ritrova ad affrontare terrore e paura a causa dei suoi genitori, ormai anche loro vittime dell'essenza. Un predicatore, uno sceriffo sempre più conscio di ciò che sta succedendo e un eletto salvatore indagheranno per capire come risolvere qualcosa che sta andando progressivamente sempre di più verso uno stato irreversibile. Per assurdo, e ciò risulta insostenibile in termini di sceneggiatura, nessuno di loro sa cosa può fare realmente per abbattere questa cosa, tutto ciò che è stato svelato è stato rivelato solo superficialmente. Forse ognuno di loro arriverà alla verità attraverso dei percorsi autonomi e questa verità la si può già apprendere in questo episodio. Il reverendo è in cerca di risposte e guidato da una forte voglia di rivalsa personale finirà in un luogo che avrà sicuramente qualcosa in serbo per lui. In questo episodio si sente responsabile della morte del figlio di Patricia, perché convinto del fatto che l'incendio da lui stesso provocato abbia provocato la morte di Aaron. Lo sceriffo nel frattempo è l'unico della sua squadra a conoscere la verità e l'unico in grado di intraprendere un'investigazione ben precisa (alla fine dell'episodio inseguirà Betsy, la mamma di Joshua). Kyle invece dovrà affrontare un altro problema: i suoi poteri, se così vogliamo chiamarli, non sembrano essere più abbastanza. Ma a compensare ciò ci sarà una nuova intraprendenza, una sicurezza che nella prima stagione non esisteva. Questa volta ha una nuova verità con sé, sicuramente arricchita da quello che è successo con sua figlia e dal fatto che non può più fuggire da Rome. Sarà sicuramente interessante capire cosa succederà con sua madre, una figura misteriosa che non ha nessuna intenzione di mollare la presa e ciò che forse affascina di più è che a sostenerlo ci sarà Amber, sua figlia.

Per confrontarvi con altri appassionati della saga, vi segnaliamo la pagina Outcast – Italia.

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