Orphan Black 2x01 "Nature Under Constraint and Vexed": la recensione

Ritorna Orphan Black, con una seconda stagione che si prospetta ricca di azione

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Spoiler Alert
Il ritorno di Orphan Black è stato un po' più traumatico di quello che ci aspettavamo. Troppi nomi, troppi personaggi e una sola attrice protagonista non aiutano, ma per noi, spettatori temprati dalle mille Case di Game of Thrones, si tratta di una sfida non troppo difficile da affrontare. Al centro della produzione targata BBC America c'è sempre lei, Tatiana Maslany, bravissima a dare corpo e movenze ai vari personaggi – cloni – che interpreta nella serie creata da Graeme Menson e John Fawcett. L'avevamo lasciata, nei panni di Sarah Manning, dopo una prima, intensa stagione (qui la recensione) ad urlare alla finestra il nome della figlia Kira, rapita non si sa bene da chi, e qui la ritroviamo, mentre corre disperata nella notte.

I primi minuti dell'episodio non allentano il climax con il quale si era conclusa la prima stagione, ma anzi lo cavalcano, proiettandoci in un clima di tensione e azione che sarà presente, anche se non con questa intensità, per tutto l'episodio. Sarah, il clone protagonista, corre nella notte, entra in un locale, viene contattata da Rachel Duncan, in rappresentanza del Dyad Institute, la quale le intima di arrendersi in cambio della restituzione di Kira e Siobhan. Dopo un attimo di smarrimento, la nostra protagonista cerca un sostegno nelle parole di Alison e Cosima (altri due cloni) e soprattutto dell'amico Felix. Non mancherà anche un incontro con l'alleato/nemico Paul. Anche grazie a lui, Sarah riuscirà a ribaltare in parte la sua condizione di preda, letteralmente aggredendo Rachel nel suo ufficio.

Mentre Alison diventa protagonista di un musical (i ripetuti riferimenti ironici a Cats allentano la tensione della puntata), assume un ruolo, se non centrale, almeno significativo il rapporto tra Cosima e la sua compagna Delphine. Quest'ultima non sembra esattamente un soggetto raccomandabile, e sembra che dietro il suo interesse per Cosima ci possa essere qualcosa di più. In conclusione di episodio arriva la doppia rivelazione. La prima: sorprendentemente, la Dyad sembra non avere nulla a che fare con il doppio rapimento. Si tratterebbe invece dei Prolethians, che invece disapprovano l'esistenza dei cloni e la ricerca condotta con metodi molto discutibili dalla Dyad. Proprio a loro era legata la figura dirompente di Helena, ennesimo clone e vera nemesi della prima stagione che, scopriamo nel finale, è ancora viva, sebben ferita.

Se nella prima stagione, tutti i titoli degli episodi erano citazioni dall'opera di Charles Darwin, quest'anno saranno tratti dalla bibliografia di Sir Francis Bacon. Il primo di questi, Nature Under Constraint and Vexed, funziona nel segnare il ritorno di Orphan Black sul piccolo schermo. Un piccolo e valido prodotto, magari non troppo conosciuto, ma che si è conquistato con merito un posto tra le sorprese dello scorso anno. Una serie che riesce a non prendersi troppo sul serio, a oscillare tra l'ironia che una vicenda così inverosimile impone e la tensione necessaria a mantenersi incuriositi dalla storia. E su tutto Tatiana Maslany, sempre ottima, che in questa puntata interpreta addirittura l'imitazione di un proprio ruolo ad opera di un altro personaggio (Sarah che si traveste da Cosima).

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