Ori and the Will of the Wisps è il sequel che ci aspettavamo | Recensione

Ori and the Will of the Wisps consolida il buon nome del brand, rivelandosi un sequel semplicemente favoloso, consigliato a tutti

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Ori and the Will of the Wisps è il sequel che ci aspettavamo | Recensione

Da Ori and the Will of the Wisps non ci aspettavamo nient’altro che questo. Dopo lo spettacolare e apprezzatissimo capitolo originale, del resto, la saga aveva quasi il dovere morale di proseguire sul medesimo sentiero, ampliando il respiro dell’avventura, certo, investendo con ancor più convinzione su un art design abbacinante, naturalmente, ma senza infrangere un equilibrio, ludico e artistico, semplicemente perfetto.

Ci sarà forse tempo per le rivoluzioni, per i cambi di marcia, per l’innovazione. Non questa volta, non con un capitolo tanto conservativo, quanto riuscitissimo, sorprendente pur nel sostanziale rispetto del canovaccio che determina le fattezze generiche di qualsiasi metroidvania recente.

C’è un’ampia ambientazione tutta da esplorare. Abilità che una volta apprese sbarrano strade fino a quel momento occluse. Nemici sempre più pericolosi da abbattere. Giganteschi boss da sconfiggere studiandone attentamente i pattern offensivi. Decine di collezionabili, power-up facoltativi e missioni secondarie che incrementano a dismisura la longevità.

[caption id="attachment_209030" align="aligncenter" width="1000"] Contrariamente a quanto accadeva nel gioco originale, dopo ogni game over riprenderete dall’ultimo checkpoint attraversato.[/caption]

Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il genere, insomma, impiegherà meno di un secondo per padroneggiare la situazione, sapendo già a scatola chiusa cosa dovrà aspettarsi una volta avviata la prima partita.

Tutto ciò che Ori and the Will of the Wisps cela dietro la copertina, è proprio il quid che rende la creatura di Moon Studios unica nel suo genere. Anche in questo senso, è bene specificarlo, nessuna sorpresa.

La magia, del resto, scaturisce già dalla prima schermata, quando dalla breve scena d’intermezzo, che introduce la trama su cui si basa l’epopea del piccolo Ori, si passa al gioco vero e proprio senza soluzione di continuità, passaggio invisibile che rende interattivo lo splendido acquerello che si materializzerà sul vostro televisore.

Su Xbox One X in particolare, avendo la fortuna di possedere un pannello che supporti il 4K, assisterete ad uno spettacolo semplicemente stupefacente. I raggi di sole che si insinuano tra gli alberi; rami e radici che intrecciandosi creano dedali nodosi; corsi d’acqua che si inseguono sullo sfondo, la poesia permea e si palesa in ogni schermata di Ori and the Will of the Wisps. Merito di un art design ispiratissimo, certo, ma anche di una perizia tecnica stupefacente.

Nella nostra prova sulla console Microsoft siamo stati testimoni di qualche minuscolo rallentamento, circoscritto per lo più a piccole aree, nonché di un paio di bug che tuttavia non hanno influenzato più di tanto il proseguo della partita. Proprio in queste ore, fortunatamente, è stata rilasciata una patch che, da quello che abbiamo potuto comprovare nel giro di qualche test, ha fondamentalmente eliminato qualsiasi problema.

Non parliamo comunque di un gioco solo bello da vedere, che si rifà pedissequamente a tutti i canoni del genere di riferimento. I ragazzi di Moon Studios hanno dato nuovamente prova di grande abilità in termini di level design. Il gioco è di per sé relativamente impegnativo, con passaggi particolarmente ostici che vi stimoleranno ad incrementare la vostra abilità con il pad. Ori, del resto, già dopo le prime ore di gioco entrerà in possesso di una lunga lista di abilità, tutte imprescindibili per proseguire nell’avventura.

Tra doppi salti, interruttori da attivare scoccando frecce di luce in volo e schiavate, oltre alle già difficili fasi platform, non dovrete nemmeno sottovalutare le sezioni più spiccatamente action, in cui sarete costantemente circondati da nemici di ogni tipo, pronti ad avventarsi su di voi in contemporanea.

[caption id="attachment_209029" align="aligncenter" width="1000"] La gestione dei poteri di Ori è cambiata rispetto al prequel. Ora dovrete scovare particolari amuleti che doneranno bonus di varia natura al prode eroe.[/caption]

I frequenti checkpoint eliminano il rischio di frustrare l’utente, ma preparatevi comunque ad affrontare più e più volte alcuni spezzoni. Soprattutto se avrete la pretesa di collezionare tutti i potenziamenti, scoprirete quanto e come il level design possa rivelarsi sadico e contorto.

Ori and the Will of the Wisps consolida il buon nome del brand, rivelandosi un sequel semplicemente favoloso. Graficamente, per quanto riguarda il 2D, siamo nei pressi della perfezione. Fondali dettagliatissimi, effetti speciali ben realizzati ed animazioni quanto mai fluidissime, compongono un art design ipnotico. La patch giunta proprio in queste ore, tra l’altro, elimina qualsiasi incertezza tecnica, regalandoci un metroidvania bello da vedere, divertentissimo da giocare, grazie al buon livello di sfida proposto e al level design intricato quanto basta.

Imperdibile per gli amanti del genere. Caldamente consigliato a chiunque, anche solo per ammirare gli affascinanti scorci dipinti da Moon Studios.

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