Orgasm Inc.: il caso OneTaste, la recensione

Orgasm Inc. è un documentario decisamente interessante che mette sul piatto la criticità di un “culto matriarcale” in epoca di #metoo

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La recensione di Orgasm Inc.: il caso OneTaste, su Netflix dal 5 novembre

Siamo nel 2017, è appena esploso il movimento #metoo e nella Bay Area c’è una start up che sta facendo parlare di sé: si chiama OneTaste ed è guidata da una leader carismatica, Nicole Daedone, che rivendica l’orgasmo femminile come una pratica di liberazione. Tra pratiche di Meditazione Orgasmica e corsi ad alto prezzo, OneTaste riesce ad attirare a sé tantissime persone per il senso di comunità e appartenenza che riesce a creare. Sotto questo luccichio, tuttavia, si nasconde una realtà molto più cupa, manipolatoria e violenta.

Orgasm Inc.: il caso OneTaste di Sarah Gibson e Sloane Klevinn è sostanzialmente un documentario che ripercorre cronologicamente la storia di OneTaste, tra interviste e filmati di repertorio. Il film non sembra avere aspirazioni da format true crime, e infatti in tutta la prima parte la start up (meno la sua leader) sembra quasi una realtà piuttosto positiva. Non ci sono molti campanelli d’allarme. C’è però un punto preciso in cui tutto si ribalta, e il senso del documentario acquista un nuovo tono che fa accendere la vera fiamma dell’interesse.

Peccato che questo momento arrivi troppo tardi, e allo stesso tempo viene da pensare che il documentario sia stato realizzato con troppa poca pazienza: le indagini dell’FBI sono ancora in corso, e il documentario fatica a sbilanciarsi sul giudicare se le esperienze traumatiche di alcune persone siano il frutto di casi singoli o di una organizzazione volta interamente alla manipolazione e al solo profitto.

Nonostante ciò Orgasm Inc. è un documentario decisamente interessante, che mette sul piatto la criticità di un “culto matriarcale” che, appunto in epoca di #metoo, può tanto quanto una realtà dichiaratamente tossica e maschilista abusare del suo potere per rendere le donne vittime inconsapevoli di una più grande dinamica sociale.

La parte più viva del documentario è infatti quella dove vengono fuori le pratiche della sua leader Nicole Daedone: un’imprenditrice che col tempo si avvalora della sua aura da santona alla Scientology (con simili dinamiche che però il doc non approfondisce troppo, peccato) e che sfrutta le debolezze di persone fragili in cerca di affetto per un puro tornaconto personale. Il documentario spiega molto bene tutti i corsi e i modi in cui Nicole interagiva con i vari membri, creandone un ritratto a tinte fosche (dopo “la svolta” foschissime, quando viene mostrato un suo certo discorso pubblico sullo stupro) in cui risulta cristallino e doloroso come una realtà che si riempia la bocca di buoni intenti e manifesti di libertà sessuale non faccia che reiterare il culto dello stupro, della violenza e del non consenso.

Orgasm Inc. è quindi un documentario decisamente pieno di punti di interesse, che più che dare una sua idea su ciò che sta raccontando riporta il più fedelmente possibile una realtà ancora in divenire.

Siete d’accordo con la nostra recensione di Orgasm Inc.: il caso OneTaste? Scrivetelo nei commenti!

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