Orfani - Sam 10: Guerra civile, la recensione
Abbiamo recensito per voi Guerra civile, decimo episodio dell'ultima stagione di Orfani: Sam!
Per i guerrieri, la battaglia è una sorta di rito che si compone di varie fasi. Sia essa vissuta in prima linea, nelle retrovie o nelle sale della guerra, dalla carne da cannone allo stratega, ognuno degli individui in gioco ha una propria visione del conflitto che, sommata alle altre, costruisce un quadro d'insieme su quanto è in corso. Il decimo numero di Orfani - Sam, intitolato Guerra civile, rappresenta la pluralità di punti di vista, di riti e di emozioni umane che risiede nel cuore degli uomini nel corso di un conflitto.
Questo terzultimo albo della stagione offre tutta una serie di spaccati e punti di vista differenti tra loro sul conflitto, ognuno figlio del proprio retaggio e della propria storia, mentre ha inizio una battaglia su tre fronti decisamente coinvolgente e ben raccontata. Seguire i vari sviluppi in simultanea garantisce alla lettura un buon ritmo, che non annoia il lettore ma nemmeno complica oltremodo la comprensione degli eventi.
Guerra civile, che cita la celebre canzone Civil War dei Guns N' Roses, propone la prima parte di uno scontro che mette sotto la lente d'ingrandimento non solo le parti in gioco, ma anche il terreno su cui si scontrano, offrendo uno sguardo d'insieme sulle azioni degli Orfani e della Presidentessa, destinate a raggiungere il culmine nel prossimo numero.
La storia è disegnata da Luigi Formisano, Fabrizio Des Dorides, Pietrantonio Bruno, Giorgio Spalletta, Luca Maresca e Gianluca Maconi per i colori di Adele Matera, Stefania Aquaro e Giovanna Niro: tutti insieme collaborano per offrire uno sguardo fluido sugli eventi che, a differenza del passato, sono sempre più ravvicinati e concitati. Ogni matita e ogni tavolozza porta avanti un aspetto della vicenda dando omogeneità al tutto ma differenziandosi nel mostrare una delle verità in gioco; il tutto concorrendo a formare quel concetto di racconto corale che fa da scheletro all'ultima corsa prima della fine.
Lo stesso vale per la copertina firmata da Carmine Di Giandomenico e Giovanna Niro, che riassume in due illustrazioni componibili tutti i punti di vista, unificando i vari singoli racconti di cui si compone la storia.