Orfani - Nuovo Mondo 3: Vertigine, la recensione

Il 16 dicembre arriverà in edicola il terzo capitolo di Orfani: Nuovo Mondo, l'abbiamo recensito per voi

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Il 16 dicembre arriverà in edicola il terzo capitolo di Orfani: Nuovo Mondo. Il precedente albo, Madri guerriere, ci aveva lasciato con il fiato in sospeso sulle sorti di Rosa e dei suoi compagni e in questo successivo Vertigine, che abbiamo potuto sfogliare in anteprima, veniamo a conoscere il loro destino.

Ritroviamo una protagonista malconcia, salvata da una coppia molto stravagante, che risulterà subito simpatica ai lettori. Vincenzo e la dispotica moglie, la tosta Lora, entrano prepotentemente in scena. Sono anche loro dei superstiti al tracollo della nave di Cesar e insieme al pirata spaziale, alla figlia di Ringo, al giovane Paul e al paramedico Armin, risultano gli unici profughi clandestini rimasti in vita. Il misterioso pianeta decretato da Jsana Juric come il posto dove ridare speranza all'umanità, raggiunto da essa stessa in fuga da una Terra morente, riserva un sacco di sorprese e per nulla gradevoli.

Dopo Michele Monteleone, Roberto Recchioni chiama a esordire al proprio fianco sulla serie da lui creata insieme a Emiliano Mammucari, un altro promettente talento di Uno Studio in Rosso: Giovanni Masi. I due scrittori romani si sbizzarriscono in questo episodio, delineando una rocambolesca vicenda dalle sfumature horror di matrice pulp e lasciando presagire che potremo aspettarci di tutto dalla flora e dalla fauna del mondo alieno, palcoscenico della terza stagione di Orfani.

La trama, disseminata di contaminazioni provenienti dal cinema, dalla letteratura e ovviamente dal fumetto, risulta tuttavia piuttosto scontata, sia nel soggetto che nello sviluppo della trama. È sorretta però da un'ottima sceneggiatura che conferma nella modernità dell'interpretazione della tavola bonelliana e nei dialoghi il proprio punto di forza.

Non è dunque un'avventura da registrare tra le indimenticabili della saga ma se ne attesta come un tassello fondamentale; i due strampalati coniugi introdotti nell'occasione, hanno tutte le carte in regola per aspirare ad affermarsi come comprimari della serie.

Inscalfibile pare la qualità grafica della testata, qui garantita da un veterano come Luca Genovese ai disegni e dal giovane (solo all'anagrafe) Luca Saponti ai colori. L'addentrarsi di Rosa e del suo gruppo nella giungla del Nuovo Mondo continua a rivelarsi una sorpresa anche e soprattutto visiva e cromatica.

Vertigine è scandita da vignette che possono definirsi dei veri e propri fotogrammi di una pellicola in cui emerge tutto il mestiere degli autori e la loro capacità di raccontare, dar luogo a una situazione, e l'apporto degli artisti coinvolti è sempre fondamentale.

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