One Trillion Dollars, la recensione

One Trillion Dollars è una serie che ci ha sorpresi, regalandoci scene d'azione ben girate e momenti di riflessione da non sottovalutare

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Lo ammettiamo: sulle prime, da One Trillion Dollars (serie tv di Florian Baxmeyer e Isabel Braak) non ci aspettavamo nulla di particolarmente nuovo. L’ennesima storia che vuole insegnare come i soldi non siano tutto nella vita e di come i propri valori debbano sempre essere più importanti del raggiungimento di fama, denaro e potere. Il trailer, poi, portava in scena azioni apparentemente sconclusionate e un cast non proprio interessante, immaginiamo possiate quindi comprendere il nostro iniziale disinteresse verso lo show disponibile su Paramount+. 

Eppure ci sbagliavamo.

Nonostante i nostri pregiudizi, ci siamo comunque tuffati all’interno di One Trillion Dollars, seguendo la storia di John e del suo improvviso patrimonio ereditato. Il risultato? Una serie che presenta senza dubbio qualche difetto, ma che racconta una storia avvincente, ben diretta e in grado di regalare anche qualche momento davvero riuscito. Siete curiosi di scoprire quale? Non dovete far altro che continuare nella lettura di questa nostra recensione.

UN BIZZARRO MIX TRA LUCIDITÀ E INGENUITÀ

La trama di One Trillion Dollars è apparentemente semplice: John è un ragazzo di Berlino che fa il corriere per sbarcare il lunario. La sua vita non ha davvero nulla di particolare: John lavora, festeggia con gli amici il sabato sera e si gode ogni momento della sua giornata. Un giorno, però, tutto cambia. John scopre di essere il discendente più giovane di un nobile italiano e che, in seguito a un documento redatto da quest’ultimo, è destinato a ereditare tutta la sua fortuna. Una fortuna pari a mille miliardi di dollari, cifra che rende John la persona più ricca del mondo. Unico neo di questa notizia: il ragazzo dovrà utilizzare i soldi non soltanto per sé, ma anche per restituire al pianeta intero “il suo futuro”.

Evitiamo di entrare maggiormente nel dettaglio per evitare di rovinarvi i diversi colpi di scena dello show, che arrivano sin dalla fine della prima puntata. La storia di One Trillion Dollars intrattiene grazie a un inaspettato mix di thriller, azione, economia e filosofia. Persino la regia riesce a valorizzare questi elementi, dando vita a situazioni al cardiopalma che hanno un respiro dal sapore internazionale. Un respiro che, nonostante la maggior parte dello show sia ambientata in Italia e presenti un cast nostrano, si avvicina maggiormente allo stile dei serial televisivi americani.

Uno dei punti di forza della serie è legato ai ragionamenti economici conseguenti l’eredità ottenuta da John. Quanti soldi servirebbero davvero per “curare” il mondo? Bastano mille miliardi per fare del bene, oppure è solo un primo passo che di per sé non risolve nulla? Dati e calcoli alla mano, One Trillion Dollars tenta di dare delle risposte a queste domande. Risposte che possono lasciare spiazzati e che dimostrano la bontà della scrittura. Capita, però, i personaggi si comportino talvolta in modo sin troppo insensato e che la trama scivoli rapidamente su alcune importanti questioni logiche. Ovviamente ci rendiamo conto che intrecciare intrighi politici e ragionamenti etici in episodi da cinquanta minuti di una serie a tratti action sia molto difficile, ma siamo certi che si potesse fare di meglio in alcuni frangenti.

UN CAST AVVINCENTE, UN DOPPIAGGIO A TRATTI STRANIANTE

Tra i punti di forza di One Trillion Dollars che più ci hanno colpito c’è sicuramente la bontà del cast coinvolto. Philip Froissant riesce a dare vita a un protagonista molto naturale, che si trova coinvolto suo malgrado in qualcosa di più grande di lui. Un’apparente vittoria che però rivela lentamente tutti i difetti del diventare improvvisamente la persona più ricca sulla faccia della Terra. Al suo fianco spicca sicuramente Alessandra Mastronardi nel ruolo di Franca Vacchi, figlia della famiglia che si è occupata negli anni di preservare il denaro ereditato da John. Alessandra dimostra tutta la sua bravura in un ruolo che a tratti appare stereotipato, ma che vanta diverse chicche che rendono Franca un personaggio tridimensionale e con un solido background.

C’è però un grave problema quando gli attori italiani si doppiano: il risultato ondeggia tra l’atroce e lo straniante. Se Alessandra riesce comunque a fare un lavoro dignitoso, lo stesso non si può dire di Orso Maria Guerrini, che qui interpreta Cristoforo Vacchi. Ogni parola emanata da questo personaggio fa scorrere un brivido lungo la schiena, a dimostrazione di come tutti i doppiatori siano attori, ma di come tutti gli attori non siano certo doppiatori. Nemmeno quando doppiano sé stessi.

UNA SERIE INASPETTATA

One Trillion Dollars è uno show che ci ha sorpresi. La trama, tratta dal libro di Andreas Eschbach, si è dimostrata molto più frenetica e avvincente di quanto pensassimo. I ragionamenti economici alla base del racconto ci hanno regalato inoltre anche momenti più ragionati e riflessivi. È innegabile che la scrittura di Stefan Holtz e Florian Iwersen talvolta risulti un po’ ingenua, ma poco importa: One Trillion Dollars intrattiene e affascina, grazie anche a un cast davvero convincente.

I primi tre episodi (di sei) dello show sono già disponibili su Paramount+, con i prossimi in arrivo a cadenza settimanale ogni venerdì. Se siete alla ricerca di una storia realistica, moderna e ricca di intrighi, questa è probabilmente la serie che state cercando.

E voi che cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

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