One Piece vol. 1: Romance down, l'alba di una grande avventura, la recensione
One Piece, il capolavoro di Eiichiro Oda, torna in edicola a partire dal numero 1: lo abbiamo recensito per voi
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
L'elegante collana che ha esordito giovedì della scorsa settimana, ripropone da zero l'intera vicenda, offrendo alle giovani generazioni e a chiunque se la sia persa, la possibilità di leggere uno dei manga più irresistibili di sempre. Saranno inizialmente 66 uscite, arricchite da una nuova grafica di copertina (con alette), nuovo formato, nuovi adattamenti grafici e contenuti extra. Se il progetto avrà il seguito sperato, continuerà fino alla fine della serie originale, non così lontana secondo le intenzioni del suo autore.
Chi non ha mai solcato i mari insieme alla ciurma di Cappello di Paglia, in questo tankobon capirà il perché del suo copricapo e assisterà all'assunzione del suo potere di allungarsi, avendo mangiato il Frutto del Diavolo della varietà Gom Gom. Il sogno del protagonista è ricoprire un giorno il ruolo che fu di Roger e dimostra una volontà e un'abnegazione unica nel perseguire il proprio obbiettivo. Arrivato alla giusta età inizia il viaggio alla ricerca dei futuri compagni della sua personale compagnia di bucanieri, incontrando subito un possente avversario.
È sempre difficile individuare con precisione l'elemento vincente di un tale successo. La semplicità, nella sua accezione più nobile, può essere la risposta per One Piece. La semplicità è parte e riflesso della creatività, della genialità. Come ha detto Arthur Bloch:
È semplice rendere le cose complicate, ma è complicato renderle semplici.