One Piece Film: Red, la recensione

One Piece Film: Red parla alla pancia dello spettatore, portando in scena un colorato concerto ricco di gag e combattimenti

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One Piece Film: Red, la recensione in anteprima. Il film sarà al cinema dall'1 dicembre in lingua italiana e il 7 e 8 novembre in anteprima in lingua originale.

One Piece Film: Red, il quindicesimo film dedicato all'opera pluri-ventennale di Eiichiro Oda, parla ancora una volta alla pancia dello spettatore, portando in scena un vero e proprio concerto ricco di gag e combattimenti.

Trasmesso in anteprima esclusiva oggi, 29 ottobre, al Lucca Comics and Games, con la presenza del regista Goro Taniguchi (Code Geass), e disponibile in tutte le sale in italiano a partire dal prossimo primo dicembre, la nuova avventura dei pirati di Cappello di Paglia scomoda niente di meno che Shanks il Rosso, uno dei quattro imperatori.

Tra i personaggi più misteriosi, carismatici e amati del manga, Shanks viene messo al centro della trama di One Piece Film: Red in un modo che potrebbe lasciare perplessi i puristi dell'opera originale. Questo perché, come accade spesso coi film evento (e quasi sempre con quelli di One Piece) gli eventi raccontati vivono in una continuity tutta loro, che si fa beffe di quanto succede nella serie (e nel manga) per portare sul grande schermo tutti i personaggi più amati e le loro indimenticabili mosse.

L'estremo negativo di questa manovra di puro marketing è stato sicuramente One Piece Stampede, il film precedente, che raccoglieva tutti i personaggi preferiti dei fan e li gettava casualmente sulla stessa isola a darsele di santa ragione. One Piece Film: Red corregge invece la rotta, fregandosene comunque della continuity, portando in scena personaggi che dovrebbero essere da tutt'altra parte, ma lo fa con una coerenza narrativa che ci accompagna per tutta la durata della pellicola.

La trama di One Piece Film: Red

I pirati di Cappello di Paglia sono stati invitati sull'isola di Elegia, dove assisteranno al concerto di Uta una delle idol più in voga della Rotta Maggiore. Quello che i compagni di Luffy non sanno però, è che Uta è un'amica d'infanzia del loro capitano ed è niente di meno che la figlia di Shanks il Rosso, uno dei quattro imperatori. Canzone dopo canzone, Luffy scoprirà cosa è successo dalla fatidica notte in cui Shank ha abbandonato Uta, e il segreto che si nasconde dietro le rovine di Elegia, una volta isola rinomata per la sua cultura musicale.

Come dicevamo qualche riga più in alto, One Piece Film: Red non si fa remore a portare in scena alcuni dei personaggi più amati dai fan, riesumando volti vecchi e nuovi per i concerti della giovane Uta. Il film di Goro Taniguchi però lo fa sapientemente, studiando un escamotage semplice ma al contempo efficace, capace allo stesso tempo di smuovere qualche dogma del mondo di Oda lasciandolo comunque indenne e irremovibile.

La protagonista è la musica

Uta è una cantante e, tutta la prima metà del film è un vero e proprio concerto. Per ogni brano è stato adottato uno stile d'animazione diverso, giocando spesso su forme, colori e inquadrature. I brani sono affidati all'idol giapponese Ado, e faranno sicuramente la gioia dei fan del genere. La musica si fonde alle immagini realizzando un vero e proprio concerto in movimento. Anche nella seconda parte, dove è meno presente e regna l'azione, i brani tornano di prepotenza a fare da sfondo agli scontri. Nel mentre, proprio come un direttore d'orchestra, Taniguchi dirige diversi stili d'animazione che si susseguono dal più classico (in linea con la serie animata) a una scena ricca di pathos e completamente in bianco e nero. One Piece Film: Red è colorato e entusiasmante, e il pubblico più giovane si divertirà a ritmo di musica per due ore senza troppi pensieri.

Se avete avuto la fortuna di assistere alla proiezione in anteprima di One Piece Film: Red tenutasi oggi in quel di Lucca Comics and Games, allora vi sarete già fatti un'idea sulla varietà di tecniche d'animazione utilizzate per portare in sala le avventure dei pirati di Cappello di Paglia. In caso contrario, il nostro consiglio è quello di vedere il film in sala alle anteprime della prossima settimana o in occasione dell'uscita italiana il primo dicembre. Non cercate per forza di cose la continuity, provate invece a godervi il concerto unico di Uta nella nuova pellicola di Goro Taniguchi.

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