One Piece 88, la recensione
Tra le pagine del numero 88 di One Piece prosegue lo scontro tra Rufy e Katakuri
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Rufy si batte con Katakuri, il secondo figlio maschio di Big Mom, che grazie al Frutto del Diavolo Mochi Mochi può trasformare il suo corpo in una sostanza appiccicosa con la quale estendere i propri arti e intrappolare gli avversari; il suo potere più pericoloso però deriva dall'Ambizione, che gli permette di prevedere l'immediato futuro, così da essere quasi impossibile da colpire.
Parallelamente, non assistiamo a singoli duelli in cui sono coinvolti gli altri membri della ciurma di Cappello di Paglia, una formula che, per quanto ben congegnata, stava diventando ripetitiva. Tutti i personaggi sono infatti impegnati a placare la furia di Big Mom preparando in cucina una torta nuziale che possa sostituire quella distrutta e mettendo assieme una flotta in grado di contrastare il suo esercito. È particolarmente intrigante lo svolgersi degli eventi sull'acqua, visto che è cominciata una battaglia navale; un evento sostanzialmente naturale per una storia piratesca, ma sono pochi i casi in cui One Piece ci ha mostrato veri e propri scontri tra imbarcazioni.
Il volume si chiude con un paio di colpi di scena in grado di rendere ancor più pericolose entrambe le fazioni, dunque siamo curiosi di scoprire come si concluderà quella che - lo ricordiamo - avrebbe dovuto essere soltanto una saga "di passaggio".