One Piece 88, la recensione

Tra le pagine del numero 88 di One Piece prosegue lo scontro tra Rufy e Katakuri

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Eiichiro Oda continua a dilungarsi, ma lo fa nel migliore dei modi. Questo è ormai il terzo tankobon consecutivo in cui abbiamo l'impressione di essere giunti al climax della saga di Whole Cake Island, e, considerando che ogni volume comprende una decina di capitoli, qualcuno potrebbe accusarlo di "allungare il brodo". Il mangaka dimostra però, ancora una volta, di aver orchestrato tutto l'arco narrativo al meglio, con una fase preparatoria che ha introdotto tutti gli elementi necessari per portare avanti una battaglia finale altrettanto lunga; gliel'abbiamo già visto fare per svariate saghe, ma scottati da decine di shonen manga in cui i combattimenti si protraggono all'inverosimile, ci stupiamo ogni volta di come One Piece riesca a eccellere sotto questo punto di vista: non riducendo la durata delle schermaglie, ma la riempiendole di eventi e sviluppi narrativi.

Rufy si batte con Katakuri, il secondo figlio maschio di Big Mom, che grazie al Frutto del Diavolo Mochi Mochi può trasformare il suo corpo in una sostanza appiccicosa con la quale estendere i propri arti e intrappolare gli avversari; il suo potere più pericoloso però deriva dall'Ambizione, che gli permette di prevedere l'immediato futuro, così da essere quasi impossibile da colpire.

Anche in questo caso, Oda va contro alcune consuetudini del genere shonen, ovvero ambientare i combattimenti in scenari più o meno desolati, così da non rendere troppo impegnativa la lavorazione dei fondali. Lo scontro avviene infatti nel mondo dello specchio, che con la sua superficie a scacchi bianchi e neri e ricca di curve porta a dei virtuosismi grafici in cui addirittura riecheggiano le opere di Escher.

One Piece 88, anteprima 01

Parallelamente, non assistiamo a singoli duelli in cui sono coinvolti gli altri membri della ciurma di Cappello di Paglia, una formula che, per quanto ben congegnata, stava diventando ripetitiva. Tutti i personaggi sono infatti impegnati a placare la furia di Big Mom preparando in cucina una torta nuziale che possa sostituire quella distrutta e mettendo assieme una flotta in grado di contrastare il suo esercito. È particolarmente intrigante lo svolgersi degli eventi sull'acqua, visto che è cominciata una battaglia navale; un evento sostanzialmente naturale per una storia piratesca, ma sono pochi i casi in cui One Piece ci ha mostrato veri e propri scontri tra imbarcazioni.

Mentre ci chiediamo ancora cosa passi nella testa di Pudding - i cui sentimenti sono sempre più ambivalenti - e ci stupiamo per come l'autore tratteggi alcuni personaggi secondari, ci prepariamo ad assistere alla risoluzione di questa colossale guerra.

Il volume si chiude con un paio di colpi di scena in grado di rendere ancor più pericolose entrambe le fazioni, dunque siamo curiosi di scoprire come si concluderà quella che - lo ricordiamo - avrebbe dovuto essere soltanto una saga "di passaggio".

Big Mom

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