One Piece 87, la recensione
Big Mom è più scatenata che mai in One Piece 87, mentre Rufy e compagni preparano una controffensiva
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il matrimonio combinato di Sanji e lo sterminio della famiglia Vinsmoke sono stati mandati a monte. Big Mom è più infuriata che mai e si aggira per l'isola con l'obiettivo di distruggere Rufy e la sua ciurma. Assistiamo a cambiamenti di fazione, eroici sacrifici e nuove alleanze, perciò lo status quo non resta invariato. Il personaggio protagonista dei momenti più memorabili è il cuoco combattente, che definisce in modo emozionante quale sia la sua vera famiglia e dimostra ancora una volta la sua generosità. Nami, invece, trova un modo per accrescere il suo potere nella lotta, e, anche se al momento appare improbabile, ci piacerebbe vedere questa "abilità" anche nel prosieguo della serie.
In una sequenza particolarmente importante nell'economia della storia viene proposto un flashback dedicato a un comprimario. La sensazione è che sia stato inserito in modo un po' affrettato, mentre in precedenza Oda si soffermava anche per diversi capitoli sul retaggio dei vari personaggi. L'impressione è che, per il timore di non replicare un meccanismo narrativo già sfruttato diverse volte - seppur sempre con successo - l'autore si sia limitato a mostrare solo uno spiraglio di quanto avrebbe potuto raccontare. É il rovescio della medaglia dell'aver creato un universo tanto elaborato e popolato da personaggi così ben caratterizzati: ognuno potrebbe essere esplorato ulteriormente in brevi spin-off, e sarebbe interessante se Oda decidesse di dedicarcisi una volta conclusa la saga principale.