One Piece 82, la recensione
Il nuovo volume di One Piece prosegue la saga piratesca arricchendola di elementi in grado di ricollegare passato e futuro
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Da questo punto di vista, l'82° volume ha l'enorme pregio di riuscire a collegare passato, presente e futuro fornendo al lettore importanti tasselli che rendono tutto più compatto e fanno progredire la storia promettendo sviluppi ancor più interessanti.
L'incontro con il giovane Momonosuke fornisce un'ulteriore motivazione a Rufy e compagni per sconfiggere Kaido, missione per la quale l'equipaggio della Thousand Sunny trova nuovi alleati che li accompagneranno lungo il viaggio.
La fase più sorprendente di questo volumetto sono però le numerose scene in cui rivediamo dei personaggi del passato, e non solo per uno sguardo nostalgico (periodicamente sono state già inserite sequenze fanservice di questo tipo): sembra infatti che buona parte del cast accantonato da anni tornerà attivamente a influenzare la trama principale, grazie a un grande evento in arrivo dopo la saga in corso.
È inoltre divertente osservare i personaggi principali scoprire informazioni fondamentali di cui i lettori sono a conoscenza già da parecchio tempo, creando una conoscenza condivisa che contribuisce a dare l'impressione che l'autore stia tirando le fila dell'immensa trama costruita in tutti questi anni.
Un altro numero di One Piece transitorio - cosa che per questo manga non è mai un difetto - che dà l'occasione a Oda di trattare più elementi simultaneamente. Se a questo aggiungiamo le situazioni comiche e i bizzarri personaggi introdotti, ci sono tutte le premesse per un'altra ottima saga di questo fumetto che non accenna a mostrare segni di stanchezza, nonostante si avvicini ai vent'anni di vita editoriale.