Once Upon a Time 3x10 "The New Neverland": recensione

La serie corre verso il midseason finale con un narrazione veloce, ma anche con un flashback poco riuscito

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Dopo tre stagioni il personaggio di Henry viene finalmente interpretato alla grande: poi ci si accorge che accade perché ha le fattezze di Robbie Kay e l'arcano è presto risolto. Mentre Jared Gilmore sostiene con fatica il peso di villain momentaneo, l'attore inglese è a suo agio nel ruolo del bambino intrappolato nello scrigno di Pandora. Unico appunto da fare alla sua interpretazione è quello di non cercare assolutamente di imitare l'Henry che abbiamo visto fino ad ora, ma di costruirne uno nuovo. In ogni caso la vicenda, che già ci aveva fatto prospettare lunghi episodi in cui avremmo urlato contro i protagonisti per la loro miopia nel non capire chi avevano sotto al naso, ha una risoluzione molto più sbrigativa, in pieno stile Once Upon a Time.

Inevitabilmente la serie e il racconto perdono di fascino sia per l'abbandono dell'Isola che non c'è, sia per la fine dell'urgenza narrativa nello sconfiggere Pan e nel salvare Henry. Ecco quindi che tutta la prima parte si sviluppa come un grande epilogo per le varie storyline. Ariel ritrova il suo Eric, che in modo forse un po' malsano e fuori luogo ci viene presentato come un pescatore, Uncino rinuncia momentaneamente ad Emma e si concentra nell'aiutare Trilli, i fratelli Darlings ci lasciano e tornano a casa (ma probabilmente li rivedremo, dato che ancora non conosciamo tutti i risvolti del loro passato). La narrazione riprende a correre nella seconda parte, abbatte, con nostra grande soddisfazione, il discorso dello scambio di corpi fin da subito, e ci lascia con un cliffhanger davvero interessante e imprevedibile nelle sue conseguenze.

Meno riuscito il flashback, stavolta incentrato su David e Biancaneve. Un po' per l'inserimento forzato di un elemento mitologico come Medusa (è il secondo dopo lo scrigno di Pandora), un po' per l'incomprensibilità del tutto (Biancaneve ha da poco risparmiato la vita a Regina, e ora decide di eliminarla solo perché "prima aveva minacciato solo loro due, ora tutto il popolo"), non si può promuovere questo segmento. Quello che possiamo fare è sottolineare il parallelo che viene fatto tra la Biancaneve del passato e la Emma del presente, due figure quasi ossessionate dal loro ruolo di salvatrici e che non riescono a godersi gli attimi. Solitamente flashback e narrazione nel presente si riferiscono allo stesso personaggio: per la prima volta non è così.

Muore (chissà se in modo definitivo o no) la Fata Turchina. Non che fosse esattamente un personaggio memorabile, ma nemmeno si meritava di essere liquidata così, in mezzo alla strada, senza un minimo di pathos. Se è vero l'addio al personaggio di Keegan Connor Tracy, allora l'ipotesi più ovvia è che questo serva a spianare la strada al personaggio di Trilli e a costruire un degno percorso per il suo riscatto. La prossima è una settimana cruciale: Once Upon a Time tornerà per il midseason finale con un episodio scritto dagli stessi Kitsis e Horowitz. Vedremo cosa accadrà.

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