Okhlos, la recensione

Quando gli antichi greci si arrabbiano con le loro divinità: la recensione di Okhlos

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Lo scontro tra l’uomo e le divinità è un topos antico tanto quanto l’umanità stessa, e il team argentino Coffee Powered Machine ha pensato bene di utilizzarlo nel loro ultimo titolo, Okhlos. L’incipit della vicenda vuole che il popolo greco, adirato per le continue prevaricazioni subite da parte degli dei, decida di ribellarsi unendo le forze e abbattendo le classi sociali; soldati, cittadini, sacerdoti, schiavi e persino animali si uniscono cosi in una improbabile alleanza, che toccherà gestire e indirizzare alle più importanti tra le molte figure che dominano la cultura e l’immaginario della classicità ellenica: i filosofi.

Il primo impatto con Okhlos è piuttosto gestibile dal giocatore: da un punto di vista visivo, sia la grafica in pixel art (sempre funzionale ma decisamente poco stimolante) che un ambientazione vista più e più volte nel mondo dei videogiochi contribuiscono a creare un forte senso di familiarità, anche grazie a un tutorial veloce e ben congegnato che aiuta a comprendere efficacemente il tipo di titolo che giocheremo. Essenzialmente, Okhlos è una riproduzione piuttosto fedele di quelle meccaniche di gioco da RTS sui generis che hanno fatto la fortuna di titoli come Pikmin o Overlord, abbattendo però ulteriormente qualsiasi velleità gestionale ed esplorativa per concentrarsi sull’azione e su combattimenti frenetici e sempre più impegnativi.  Ci si muove lungo livelli generati proceduralmente che riprendono in pieno tutti gli archetipi della mitologia classica, e durante il nostro peregrinare altro non si deve fare che abbattere ogni nemico, fino all’immancabile scontro con il boss di fine livello, bello da vedere e da giocare, sia che si tratti di un mostro mitologico che di una delle divinità dell’Olimpo.

[caption id="attachment_160877" align="aligncenter" width="600"]Okhlos screenshot Okhlos - screenshot[/caption]

Come già detto, i filosofi sono i leader della folla inferocita, possiamo reclutarne più di uno e la loro presenza è semplicemente vitale, perché quando non ne abbiamo più arriva puntuale il game over; anche le altre tipologie di unità hanno ovviamente il loro tratto peculiare, che si tratti della capacità di spostare oggetti degli schiavi o del danno superiore alla media dei soldati: ciascuno dei componenti della folla porta il suo contributo alla causa in modo apprezzabile e un buon equilibrio tra le varie unità è fondamentale per la buona riuscita della missione. A proposito della folla, la gestione delle unità e semplice e minimalista, con la tastiera muoviamo il filosofo in comando facendo sì che la folla ci segua, tenendo però ben presente che possiamo spostarla col mouse facendola muovere in modo indipendente e assegnando semplici comandi come attacca, difendi, aspetta. La continua e costante azione che permea tutto il gioco è interrotta solo da alcune brevi soste presso i negozi, dove non solo è possibile scambiare alcune tipologie di unità con altre (ad esempio schiavi con cittadini) in modo a noi più funzionale, ma si possono inoltre reclutare fortissimi eroi della mitologia ellenica, in grado di potenziare esponenzialmente la forza complessiva della nostra folla.

"radunare una folla sempre più grande ed eroi unici per abbattere un ciclope dà enorme soddisfazione"

È facile dunque intuire come Okhlos sia un titolo che fa della semplicità e immediatezza del suo concept la sua arma principale, e la cosa rappresenta tanto un punto di forza quanto un enorme limite. Se radunare una folla sempre più grande ed eroi unici per abbattere un ciclope dà enorme soddisfazione, è anche vero che tutto quello che Okhlos ha da offrire si disvela nei primissimi minuti di gioco. Il titolo soffre di una certa monotonia, per quanto abbattere i nemici sia divertente la ripetitività sopraggiunge ben presto, insieme a una serie di difetti non trascurabili; su tutti, la gestione via mouse della folla che è spesso molto imprecisa. Spostare la nostra truppa in modo preciso e veloce spesso è vitale, ma il sistema di puntamento soffre di una cattiva implementazione che risulta davvero frustrante. Anche la difficoltà sempre crescente della sfida ben presto rappresenta più un punto di frustrazione che di reale stimolo a proseguire, ma nonostante questo l’ultima fatica Coffee Powered Machine riesce a portare a casa il risultato in modo sufficiente.

[caption id="attachment_160878" align="aligncenter" width="600"]Okhlos screenshot Okhlos - screenshot[/caption]

Al netto di limiti significativi, tra tutti la ripetitività delle meccaniche di gioco e un sistma di controllo a dir poco rivedibile, Okhlos è una produzione che diverte col suo approccio caotico e intuitivo, risultando come un titolo consigliabile a chi cerca del sano divertimento disimpegnato, senza andare troppo per il sottile.

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