OH! Il libro delle meraviglie, la recensione

Abbiamo recensito OH! il libro delle meraviglie, la nuova edizione BAO delle graffianti storie di satira di Leo Ortolani

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Le meraviglie L'anzianoSono passati più di vent'anni da quando Leo Ortolani realizzò Le meraviglie della natura e Le meraviglia della tecnica, una serie di episodi autoconclusivi permeati di humour nero che si soffermavano su alcuni aspetti della società. Pubblicate per la prima volta su alcune riviste indipendenti (Totem, Totem Extra, Il peggio Evo, Fumo di China e Lo sciacallo elettronico), sono state successivamente raccolte da Panini Comics in tre brossurati da edicola. L'ultima edizione risale a oltre dieci anni fa, e così BAO Publishing - dopo il successo de Il buio in sala - ha deciso di proporre ai lettori un nuovo volume arricchito da storie inedite e distribuito anche nelle librerie di varia.

Si tratta senza dubbio di un concentrato dell'umorismo più spregiudicato di Ortolani, che senza freni ironizza su malattie, handicap, politica e figure estreme, come il mafioso o il naziskin; un perfetto esempio di satira graffiante, tanto efficace da risultare attuale anche a due decenni di distanza (alcune situazioni, purtroppo non sono cambiate poi così tanto).

Va detto che qualche nota editoriale a margine non sarebbe guastata, in modo da chiarire quella manciata di gag che sono invece invecchiate con il tempo; per esempio, una battuta basata su una pubblicità del minestrone "Valle degli orti", trasmessa negli anni '90, può risultare incomprensibile ai lettori più giovani che magari hanno scoperto le opere di Ortolani negli ultimi anni.

Nonostante sia uno dei primi lavori del popolare autore di Rat-Man, in queste sferzante invettiva contro alcuni infelici costumi si può già osservare un'evoluzione rispetto alle sue strisce di Quelli di Parma; il maggior spazio a disposizione gli permise inoltre di inserire spunti di riflessione, come pure momenti drammatici, ad esempio il finale de Il drogato.

Questa nuova edizione BAO può vantare quattro episodi inediti: L'anziano, Il cristiano tiepido, Il pedofilo e L'educazione sessuale, tutti coerenti con lo stile della serie, anche se è evidente l'evoluzione grafica di Ortolani.

L'unica perplessità riguarda l'impaginazione, che propone tavole con una media di tre o quattro vignette; lo stile di disegno (in particolar modo nelle storie di vent'anni fa) appare un po' semplice e, considerando che Rat-Man (che possiede addirittura un formato minore) e il precedente Il buio in sala avevano una struttura su tre righe, sarebbe potuto essere preso in considerazione un lavoro di montaggio differente, come tra l'altro era già stato fatto inevitabilmente con le recensioni CineMAH nate per il Web.

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