Oddworld: Soulstorm, a metà strada tra sequel e remake | Recensione

La versione Nintendo Switch di Oddworld: Soulstorm si comporta egregiamente, nonostante il gioco sia bloccato tra due (o più) generazioni

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Dopo il debutto su PlayStation e la breve sosta su Xbox, Oddworld: Soulstorm arriva anche su Nintendo Switch. Cortesia di Microids, l'ultimo titolo di Oddworld Inhabitans approda finalmente anche sull'ibrida della casa di Kyoto, tentando di conquistare una nuova fetta di videogiocatori.

Con l'arrivo di questo ultimo capitolo, i possessori di Nintendo Switch hanno a disposizione l'intera saga  a partire dal premiato remake Oddworld New 'n Tasty, potendo quindi godere di tutte le avventure rivedute e corrette dello stralunato Abe e del suo viaggio di consapevolezza del suo ruolo da salvatore dell'intera razza Mudokon.

Oddworld: Soulstorm ha una genesi particolare. Il titolo è difatti parzialmente un remake dello sfortunato Abe’s Exoddus ma che dall'originale riprende solo alcuni elementi, utilizzati per arricchire la storia di un sequel a tutti gli effetti di New 'n Tasty. Questo fa sì che anche coloro che ai tempi giocarono il capitolo per PlayStation, possano trovare nuovi elementi di trama. Non solo, Soulstorm abbraccia al cento per cento l'epoca moderna, con cutscene in computer grafica ricche d'azione, vero e proprio fiore all'occhiello dell'intera produzione.

Oddworld: Soulstorm, tra presente e passato

Tra un filmato e l'altro, Soulstorm mantiene quanto di buono fatto da New 'n Tasty, cercando di aggiungere qualche nuovo elemento alla formula di fine anni '90 del gioco. Questo continuo scambio tra filmati ricchi di adrenalina e gameplay cauto però, causa una flessione del ritmo spossante. Fughe adrenaliniche su treni che rischiano di deragliare si tramutano perciò in momenti stealth da provare e riprovare, caratterizzate da quella meccanica da trial and error che la serie non ha mai voluto abbandonare.

Se da un lato troviamo il crafting di strumenti utili per la fuga, maggior interazione coi Mudokon da liberare e  perfino la possibilità di compiere un doppio salto, dall'altro  il team ha voluto mantenere la lentezza di movimenti di Abe. Tutti aspetti che si scontrano in un continuo tira e molla tra presente e passato, e che non possono fare a meno di lasciare interdetti nei puzzle più complessi.

oddworld soulstorm switch

Abe su Switch

I titoli della serie Abe sono conosciuti anche per essere estremamente punitivi, soprattutto verso i giocatori più impazienti. Soulstorm invece calca meno la mano sulla punizione, decidendo di non rendere frustrante l'esperienza ma comunque offrendo un livello di sfida crescente. Non solo, la presenza dei quattro finali e dei numerosi obiettivi secondari, rendono quest'ultimo capitolo altamente rigiocabile. Si tratta ovviamente di un aspetto che va a braccetto con la portatibilità di Nintendo Switch e che non possono che farci propendere verso questa versione.

Soulstorm offre una risoluzione dinamica che mira a raggiungere i 720p in mobilità e il Full HD in modalità Docked. E il più delle volte riesce a mantenere i 30 fps senza problemi. Nei momenti più concitati, l'ibrida Nintendo fa un po' di fatica, ma  nonostante tutto l'esperienza è comunque vivibile senza intoppi.

oddworld soulstorm switch 2

Insomma, se non avete avuto ancora modo di giocare all'ultima avventura di Abe, la versione Nintendo Switch di Oddworld: Soulstorm fa proprio al caso vostro. Siate consci però di trovare un titolo bloccato tra due identità. Che se da un lato cerca di rinnovarsi e di essere moderno, dall'altro si ancora  inspiegabilmente a una lentezza artificiale tipica della fine degli anni '90. A differenza di New 'n Tasty, di cui Soulstorm è il sequel, non fa quel passo ulteriore per risultare più appetibile a una nuova generazione, impedendo a Abe di fare il grande salto.

Fortunatamente (o almeno in parte) è un discorso che riguarda solamente il lato giocato. Lato trama infatti, Abe matura grazie a questo nuovo viaggio, ottenendo una nuova consapevolezza di se e del suo destino. Non sappiamo se rivedremo il salvatore dei Mudokon, ma la speranza è che in futuro, anche Oddworld Inhabitans segua l'esempio del loro protagonista.

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