Obi-Wan e Anakin, la recensione
Abbiamo recensito per voi Obi-Wan e Anakin, di Charles Soule, Marco Checchetto e Andres Mossa
Leggere i fumetti relativi all'universo di Star Wars editi oltreoceano dalla Marvel e in Italia da Panini Comics offre ai fan della saga creata da George Lucas la possibilità di esplorare in lungo e in largo le avventure di Jedi (e non) ambientate nella galassia lontana lontana. Non potendo però aggiungere un segno tangibile alla vicenda portata avanti dagli episodi cinematografici, ogni singola storia deve trovare altri punti di forza al di fuori dell'innovazione per essere all'altezza del celebre marchio che ha in copertina: azione, avventura, tanta caratterizzazione dei personaggi e ambienti più o meno inediti all'interno della produzione quarantennale. Partendo da questi presupposti, il cartonato in oggetto è probabilmente uno dei migliori esempi di esplorazione canonica di Star Wars, sia sotto l'aspetto della vicenda trattata sia di come sia stata messa in scena. Obi-Wan e Anakin raccoglie le storie apparse nei cinque numeri della miniserie scritta da Charles Soule per i disegni di Marco Checchetto e i colori di Andres Mossa, pubblicati in precedenza dalla casa editrice modenese sulla testata mensile Darth Vader.
Il racconto intessuto da Soule va a scavare in profondità nei pilastri della dottrina Jedi e, con il senno di poi, le differenze con quella dei Sith: il rapporto tra mentore e allievo, il concetto di giustizia e di bene comune, la ricerca e la gestione del potere, il senso di responsabilità e, ultima ma non ultima, la condotta personale del singolo calato all'interno di un contesto più grande. Il racconto offre uno sguardo esemplare sul rapporto tra Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker, fatto di alti e bassi, incomprensioni e costante impegno da parte di entrambi.
Ugualmente, il modo in cui sono illustrate le incursioni del Senato - nella figura di Palpatine - all'interno degli affari dei Jedi e, in generale, la corruzione politica alla base della rovina della Repubblica, offre al lettore un quadro che riassume in poco più di cento pagine la situazione geopolitica estremamente precaria esplorata nel corso della Trilogia dei Prequel, uscita tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dei Duemila.
Oltre a tutto ciò, Soule, Checchetto e Mossa incentrano il racconto su un mondo lontano dalla Forza, fatto di guerra e dolore costante. L'arrivo dei Jedi, come ogni oggetto conteso tra diverse fazioni, si rivelerà ben presto un'arma a doppio taglio che porterà i popoli verso la collisione estrema che determinerà il loro futuro (e, forse, anche quello di qualcun altro). Anche in questo caso, il character design e la lore rappresentate sulle pagine è molto coinvolgente e convincente, tenendo l'asticella della qualità perennemente alta fino alla fine della storia, senza mai annoiare o creare digressioni volte ad "allungare il brodo".
Al termine della lettura di Obi-Wan e Anakin, la sensazione è sicuramente molto positiva. A causa dei numerosi riferimenti alla saga cinematografica può risultare un fumetto poco appetibile ai neofiti, ma allo stesso tempo proprio i legami con l'opera cinematografica rendono questa storia ancor più rilevante e certamente da recuperare.
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