Il Nuovissimo Occhio di Falco 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi Il Nuovissimo Occhio di Falco 1, di Jeff Lemire e Ramón K. Pérez, primo capitolo della nuova serie dedicata a Clint Barton
Se la prima, bellissima, serie dedicata a Occhio di Falco ci ha mostrato quello che il personaggio era solito fare nel suo "tempo libero", vale a dire dar vita a una sanguinosa faida con una gang criminale russa a "conduzione familiare" (Ehi, Bro!), in questo caso ci troviamo a leggere le vicissitudini "lavorative" di Clint Barton, sempre assieme all'altra Occhio di Falco, vale a dire Kate Bishop, ex membro degli Young Avengers e protégé del protagonista. I due arcieri dovranno infatti eseguire una missione ad alto rischio presso una base dell'organizzazione criminale Hydra, allo scopo di mettere fine alla minaccia rappresentata da una pericolosa e misteriosa superarma biologica, nota come Progetto: Communion. Le verità nascoste che i protagonisti scopriranno non saranno per nulla prevedibili, né piacevoli. In tutto questo, parallelamente al filone narrativo principale che si svolge nel presente, scopriremo, mediante flashback, qualcosa di più sul drammatico passato di Clint e di suo fratello maggiore, Barney Barton (anche lui, un tempo, Occhio di Falco, sebbene in una versione più "oscura"), orfani costretti a passare di famiglia in famiglia, prima del casuale arrivo presso il tendone di un circo itinerante, con a capo una misteriosa figura, lo Spadaccino: nel tempo, questo circo diverrà la casa dei due fratelli.
Cosa c'è di diverso allora?
Meravigliose, inoltre, le tavole realizzate da Pérez, che dimostra (nuovamente) di essere un artista dotato di grande talento. Molto particolare è la differenza di registro visivo tra i due filoni del racconto. Se le sequenze ambientate nel presente sono caratterizzate da un tratto di disegno preciso, dettagliato e dotato di quella stilizzazione che già Aja aveva proposto, quelle ambientate nel passato sono improntate a una visione più onirica ed evanescente, grazie a uno spettacolare stile pittorico, che rende i contorni e le atmosfere più sfumate e morbide, come si confà al meglio a una parte della storia che è di fatto un ricordo, quasi un sogno di un passato lontano nel tempo, che sfuma nel flusso dei pensieri. A questo proposito, molto apprezzabile e degna di nota è una particolare scelta cromatica da parte dello stesso Pérez e del colorista Ian Herring: quando nel felice ricordo d'infanzia irrompe la violenza, le vignette si tingono di rosso, impregnandosi letteralmente del colore acceso del sangue e della rabbia.
In conclusione, se il buongiorno si vede dal mattino, i primi capitoli de Il Nuovissimo Occhio di Falco ci dicono che sta iniziando una nuova, bellissima giornata nella vita di noi lettori. E possiamo esserne solo contenti.