I Nuovissimi Avengers 1 - Artist Edition, la recensione

Abbiamo recensito per voi I Nuovissimi Avengers 1 - Artist Edition, di Mark Waid e Adam Kubert, edito da Panini Comics

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Conclusosi Secret Wars, l'era della Nuovissima Marvel (All-New, All-Different Marvel in originale) è finalmente giunta in Italia. Gustoso antipasto di questa ricca abbuffata è l'Artist Edition del primo numero della testata I Nuovissimi Avengers (uscita anche in edizione regolare). I nuovi Vendicatori (o perlomeno il team più rappresentativo tra le tante formazioni si Avengers presenti oggi) di Mark Waid e Adam Kubert (senza dimenticare Mahmud Asrar, altro artista regolare della serie) si presentano in una nuova formazione, e le tante altre novità di questo team e delle sua avventure risiedono nella natura stessa dei protagonisti, per storie che, molto più di prima, partono dai personaggi che le guidano come un pilota di Formula 1 fa con la sua vettura (velocità estreme, staccate all'ultimo secondo, fuoristrada e schianti compresi).

Ma chi sono i Nuovissimi Avengers? Una squadra quanto mai eterogenea (e ridotta) composta da supereroi veterani e rookie di recente apparizione: Iron Man (Tony Stark), Capitan America (Sam Wilson), Thor (Jane Foster), Visione, Spider-Man (Miles Morales), Ms. Marvel (Kamala Khan) e Nova (Sam Alexander). Avventurandoci nella lettura del primissimo numero della serie ne riusciamo già a carpire un elemento narrativo chiave sin da pagina uno, nella quale Ms. Marvel dà dell'idiota a Nova (fornendoci le prime dritte su come il rapporto tra i due possa evolversi e rivelarsi interessante) in una location contraddistinta dalla distruzione totale. La storia che Waid e Kubert hanno confezionato parte dunque subito in quarta e continua ad accelerare per tutta la sua durata. In pochissime pagine veniamo bombardati da moltissimi piccoli indizi che ci danno già un quadro d'insieme abbastanza completo. E davvero accattivante, va detto. Facendo una obbligatoria menzione alla trama, i vari Avengers si incontreranno "per caso" (da sempre marchio di fabbrica della nascita di questo gruppo), unendosi per affrontare assieme una minaccia comune, una minaccia (aliena, ma forse anche no...) così pericolosa da essere in grado di sconfiggerli singolarmente. Il canone de "E venne un giorno, un giorno diverso dagli altri, in cui gli Eroi più potenti della Terra si unirono insieme contro una minaccia comune. Quel giorno nacquero i Vendicatori, per combattere quei nemici che nessun supereroe, da solo, avrebbe mai potuto affrontare" è quindi subito rispettato. Ovviamente, trattandosi di un primo numero di una serie continuativa, abbiamo solo un cenno di quella che potrà essere l'arco narrativo, che si preannuncia perlomeno di medio respiro, e che ci presenta un nuovissimo e machiavellico villain, in grado di mettere in moto un piano assai complesso che prevede immancabilmente la partecipazione di alcuni minion.

Ma, al di là di tutto questo, vi sono tantissimi spunti che ci hanno incuriosito non poco. Come già detto, e al contrario della mastodontica, epica, esistenzialista gestione precedente delle testate degli Avengers, quella di Jonathan Hickman, questa volta la storia non parte da cataclismatici eventi che minacciano di mettere fine al Multiverso Marvel tutto, ma dai personaggi e dalle loro peculiari caratteristiche che creano il contesto narrativo. Dunque, sembra proprio che in queste storie ci verrà proposto qualcosa di originale, in armonica rottura con il passato, e con un tono molto più ironico e da comedy (sempre nel rispetto del genere supereroico, ben intesi). Oltre a tutto questo, gli Avengers dovranno gestire alcuni aspetti rimasti sinora marginali, in primis la mancanza dei fondi illimitati di Tony Stark, ora "al verde" (addio, Avengers Tower!), ma anche i rapporti con i media, la celebrità (e diffidenza verso alcuni componenti, anche per motivi razziali), la gestione dei grandi poteri ma del poco addestramento dei membri più giovani (sarà interessante scoprire come si evolveranno i rapporti mentore/allievo all'interno della squadra). Questo e molto altro ancora, ne siamo ragionevolmente certi.

Se i testi di Mark Waid confermano già da questo primo numero quanto di buono già letto in Daredevil, storia frizzante e con una direzione chiara, protagonisti più umani che superumani, con grande attenzione alla psicologia, all'attitudine, al modo di esprimersi, i disegni di Adam Kubert sono splendidi, grazie al suo oramai classico (ma in continua e positiva evoluzione, anche grazie al digitale) stile, fatto di figure plastiche, storytelling iper-dinamico e "montato" in maniera molto originale e grande, grande attenzione al dettaglio (vi basti guardare all'armatura sfoggiata da Iron Man in questo numero).

L'inedita Artist Edition proposta da Panini Comics, che ha un formato più grande e copertina cartonata, propone questo primo numero in versione in bianco e nero, cosa che va ovviamente a esaltare ulteriormente le matite dell'artista americano. Grande importanza hanno anche i ricchi contenuti extra di questo volume, con la presenza di tutte le tavole della storia non letterate e a colori (sebbene in formato ridotto), una copertina originale (con tanto di making of), e una completa ed esauriente retrospettiva sulla carriera di Kubert.

I Nuovissimi Avengers 1 - Artist Edition è sicuramente un volume da collezione, dato che ha un prezzo più alto e meno rispetto all'edizione regolare de I Nuovissimi Avengers 1, ma possiamo facilmente asserire che si tratta di una "chicca" di pregevole fattura.

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