Nudes: la recensione
Nudes è la serie antologica distribuita su RaiPlay che racconta i pericoli della rete e il revenge porn
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Come esperimento televisivo Nudes non mancherà di ricordare a molti SKAM Italia. Ancora una volta non si tratta di un soggetto originale, ma di una serie norvegese localizzata in Italia. E ancora una volta le storie sono quelle dirette ed essenziali di adolescenti raccontati con un realismo pungente che raramente accostiamo alle nostre produzioni. Nudes scava nel profondo di quelle storie a partire dal tema comune del revenge porn, o meglio ancora della diffusione dei nudi in rete. Scrittura e caratterizzazioni convincenti raccontano fragilità, incertezza e continua esposizione a giudizi nella difficile fase della crescita.
Regia di Laura Lucchetti, Nudes elabora queste storie con un'essenzialità e una schiettezza che non siamo abituati a vedere nelle nostre serie tv. E con interpretazioni davvero valide. La serie fa buon uso del minutaggio ristretto e ci getta quasi da subito nel cuore delle storie. È un Black Mirror della porta accanto, che trasmette ansia e probabilmente spingerà i più adulti a immedesimarsi in un'adolescenza vissuta in simbiosi con lo smartphone. Va detto però che la serie non cade nelle trappole più prevedibili di un approccio di questo genere. Non c'è la fastidiosa demonizzazione a prescindere della tecnologia, che in genere si accompagna al caldo abbraccio della famiglia tradizionale e dei sani valori di una volta.
Cosa ha provocato quel gesto istintivo e orribile? Chi ha diffuso quel filmato? Dove condurrà questa escalation di situazioni terribili? In questo senso la vicenda di Ada è la più pesante e carica di angoscia, anche per l'età della vittima, e non mancherà di provocare reazioni di rabbia o disgusto. Nudes non fa la voce da "grillo parlante" e non si permette di bacchettare dall'alto con paternalismo: si limita a mettere in scena il contrasto tra scoperta e esposizione di sé proprio quando si è più fragili. Il suo sguardo è orizzontale e sincero. Femminile come lo saranno tutte le vittime.