Now Apocalypse: la recensione
La recensione di Now Apocalypse, serie di Starz creata dal regista Gregg Araki
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Protagonista della serie, ambientata a Los Angeles, è Ulysses Zane (Avan Jojia), un giovane che sperimenta una serie di vivide allucinazioni che riguardano tanto delle mostruosità quanto l'arrivo della fine del mondo. Ciò si manifesta in sintesi nell'immagine volutamente grottesca e ridicola di un rettiliano che violenta un vagabondo per strada. Accanto a Ulysses si muovono dei personaggi altrettanto giovani, altrettanto incerti, altrettanto ridicoli a modo loro. C'è il rapporto basato solo sul sesso tra Carly, che si spoglia online di fronte a sconosciuti, e Jethro, un attore che si presta a fantasie di coppia sempre più estreme. C'è l'aspirante sceneggiatore Ford, anch'egli sofferente e bloccato in un rapporto viziato da incomprensioni e silenzi con Severine, che invece vorrebbe una vita sessuale più aperta.
C'è una frustrazione di fondo, nei personaggi e nella storia, che però si mantiene sempre sul piano ironico-grottesco, attenta a non scadere nella drammaticità. Ma al tempo stesso la serie prodotta da Steven Soderbergh rimane vittima della propria leggerezza e bizzarria scomposta. Non ha la leggerezza umana di Queer as Folk, né l'autoanalisi provocatoria di Tell Me You Love Me.