Noumeno vol.1: La cena degli accordi, la recensione

La Shockdom ritorna con un fumetto presentato all'ultima Lucca Comics all'interno del primo volume di Noumeno e intitolato: La cena degli accordi

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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La Shockdom ritorna con un progetto molto ambizioso, promosso all'ultima Lucca Comics & Games attraverso il primo volume della miniserie Noumeno e intitolato: La cena degli accordi.

Questo primo albo di Lucio Staiano e Gianluca Caputo per i disegni di Giulio Rincione, presenta un formato accattivante, con una copertina dal design raffinato e d'effetto. La storia mescola fantascienza, psicologia e spionaggio, subordinati alla realizzazione di un complesso thriller politico. Il protagonista, Salomon Maimon, è un giornalista e un blogger molto affermato, capace nel 2045, anno di ambientazione della vicenda, di spostare con le proprie opinioni l'orientamento di intere masse di elettori.

L'Europa è riunita sotto un unico governo centrale, nato grazie agli sforzi di una donna di ferro, un mix tra Margaret Thatcher e Angela Merkel, che ha scongiurato il caos, riportando ordine e democrazia nel Vecchio Continente. Il sistema è tuttavia ora in crisi sotto nuove spinte innovatrici e progressiste che vogliono restituire la parola alla gente comune, estromessa dai giochi e convogliate nel Congresso delle Persone, movimento per cui Maimon simpatizza. La Bonn gioca astutamente la sua carta, organizzando una cena, quella che dà il titolo a questo primo episodio, per riunire i rappresentanti di tutte le forze politiche e per sostenere a sorpresa, alle prossime elezioni dirette del Presidente del Consiglio Europeo, il candidato del Congresso delle Persone, un pupazzo nelle sue mani. All'evento, interdetto a tutta la stampa, viene invitato inaspettatamente proprio Maimon. L'opinionista accetta, ma si rende conto di essere finito in una trappola.

Questo interessante fumetto ha i suoi punti interrogativi e riguardano soprattutto la presunzione con il quale viene presentato, fatto che va al di là dell'ovvia operazione di marketing: Noumeno sarebbe secondo i suoi creatori un “thriller quantistico” e “per persone intelligenti”. Nell'introduzione vengono snobbati, in un discorso di deriva qualunquista, tutti i lettori di comics di genere supereroico o sovrannaturale. Vi è una cervellotica prefazione che scomoda la filosofia di Immanuel Kant, del suo concetto di Noumeno (da cui prende nome la serie), ossia la cosa in sé, “della quale non possiamo comprendere neppure la possibilità” secondo il filosofo di Königsberg; vi sono poi richiami diretti a uno dei principi cardini della meccanica quantistica, quello di Indeterminazione di Werner Heisenberg.

Ci sembrano interpretazioni e forzature pericolose per spiegare e dare profondità a un soggetto che tradotto in tavole non si è dimostrato tale: il soggetto è intrigante, ma nel corso dell'intreccio non vengono confermate le aspettative create nel preambolo. L'unico riferimento colto e opportuno, risulta quello a una delle tematiche principali, care a Luigi Pirandello, incarnata da capolavori teatrali come Così è (se vi pare) o romanzi quali Uno, nessuno e centomila: la volontà di dimostrare l'impossibilità di una verità oggettiva, unica e assoluta, che è invece qualcosa di mutevole, sfuggente e dalle mille sfaccettature. Il racconto è sorretto da una buona e fluente sceneggiatura e da una convincente prova artistica di Rincione, che ci pare dotato di grandi potenziali da coltivare e mettere a frutto nel prossimo futuro.

L'intenzione degli autori di tentare una strada insolita, che ponga domande e faccia riflettere il lettore va sicuramente assecondata, ma attenzione a non divenirne succubi. Nel prosieguo ci attendiamo più contenuti sequenziali a discapito di quelli redazionali, come si suol dire: fatti e non parole.

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