Not Okay, la recensione
Con una capacità rara per il cinema americano di raccontare il peggio della società Not Okay è divertente, intelligente e senza redenzione
La recensione di Not Okay, in uscita il 29 luglio su Disney+
Innanzitutto la protagonista, Danni, non la consueta ragazza simpatica in difficoltà ma una totalmente priva di qualsivoglia talento, innamorata di un influencer di erba e canne che non la considera, piena di privilegi (a cominciare da una famiglia benestante alle spalle) ma così arrivista da non stare simpatica a nessuno (nemmeno a noi) e incline ad inventarsi problemi e autocommiserarsi (“mi sono persa l’11 Settembre” è uno dei suoi problemi più esilaranti). Non sapendo come scalare i ranghi cerca fama online e lo fa mentendo su un corso per aspiranti scrittori a Parigi. Si chiude in casa e carica su Instagram foto modificate fingendo di essere in Francia. Solo che come in Capricorn One, pochi secondi dopo aver messo una foto di fronte all’Arco di Trionfo arriva la notizia di un terribile attentato a Parigi proprio lì. Per non farsi scoprire dovrà fingersi vittima e facendolo ne scoprirà i vantaggi.
Quinn Shephard scrive e dirige questo secondo film dimostrando una chiarezza di pensiero e una capacità di parlare di società attraverso strutture standard che non è comune. Soprattutto non dimenticando nulla, anche di coinvolgere “gli altri” nella sua critica. Danni infatti lancia l’hashtag #ImNotOkay che riscuote un gran successo perché consente a tutti di potersi professare vittima di qualcosa, di mettersi nella posizione di essere quelli da compatire. Né Quinn Shephard dimentica di dare una spallata alla vera rabbia di protesta, disegnando la vera vittima amica di Danni con i toni furiosi diGreta e poi trovando in un eccezionale finale un rispetto vero per le vere vittime che non salva la protagonista ma anzi la condanna ad una vergognosa uscita di scena priva di redenzione.
Raramente il cinema americano è stato così in grado di raccontare una protagonista misera perché rappresentativa dell’atteggiamento medio.