Non Mentire 1×03, 1×04: la recensione
La recensione del terzo e del quarto episodio di Non Mentire
Questa serie che non è mai condiscendente nei presupposti però poi molto spesso lo deve essere nel suo contorno e nella sua forma. Per tutta la terza puntata Non Mentire lavora sulle domande giuste invece che sulle risposte che conosciamo già, cioè non mira a dire “Le donne non si violentano” (cosa che può sembrare paradossale ma che è invece la maniera in cui la fiction generalista affronta temi simili, ribadendo ciò con cui è facile per tutti concordare) semmai ambisce a ricreare gli interrogativi più frequenti sulla materia (“In un caso ambiguo con chi si sta?”, “Quanto dobbiamo credere alla vittima?”, “Ma l’accusato non ha anche lui diritto a non essere infamato?”, “Ma se lo fai salire a casa poi non sei in diritto un po’ di dargliela?”) per risolverli nella storia, sentimentalmente, mostrando a cosa si va incontro se si vive tutto dalla parte della vittima.
Qui entra l’altra parte del braccio di ferro, cioè la capacità di questa serie di essere anche un fiction, il colpo alla botte che assesta ai contenuti Mediaset come siamo abituati a conoscerli. Come nell’originale anche qui c’è una svolta relativa ad una ragazza che deve abortire, la cosa porterà la professoressa e il dottore di nuovo vicini, ma questa volta li costringerà a collaborare. È un tipo di segmento molto più melò di quel che il genere non comanderebbe, una specie di piccola conciliazione davanti alle esigenze di una ragazza. È una parte che per tono e stile narrativo non c’entra niente con il resto della storia, stona e non troveremmo mai in una serie tv di nuova generazione perché ne annacqua se non proprio svia la costruzione drammaturgica dell’indignazione. È di fatto una piccola vacanza dall’incubo della protagonista e l’evento che spiana la strada alla puntata 4.
Così sempre di più Non Mentire rallenta il suo ritmo che invece nelle prime puntate era decisamente più elevato. Si assesta, si siede e comincia anche a svelare le sue carte per tempo. Preziosi smette di assumere espressioni da cane bastonato innocente ed ha solo uno sguardo truce, annunciando con buon anticipo lo svelamento in modo che non sia una vera sorpresa, in modo che la consapevolezza della svolta sia già maturata nello spettatore e questo attenda solo la conferma dalla trama.
Rimane da capire soltanto come le ultime due puntate vorranno trattare la risoluzione finale. Ora Non Mentire, oltre a risolvere le sue linee di trama da soap (tradimenti, agnizioni, amori matrimoniali…), da thriller diventa un giallo (sempre in teoria) cioè deve dare la caccia ad un colpevole tramite un’associazione tra donne (oltre alla protagonista, anche la poliziotta e la vittima dal passato). Sarà quindi sempre più difficile trovare in questi generi cui il pubblico generalista è assuefatto degli scampoli di nuova televisione.