No More Heroes 3 è come l'amore adolescenziale: a volte va bene e altre fa male | Recensione

Travis Touchdown torna a menare fendenti con la sua beam katana in No More Heores 3 disponibile da oggi in esclusiva su Nintendo Switch

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La prima apparizione di No More Heroes 3 risale all'E3 2019, dopo un breve teaser nei titoli di coda di quello che era considerato (fino a oggi) a tutti gli effetti uno spin-off, con un trailer a sorpresa che annunciava sia il ritorno di Travis Touchdown in grande stile, sia quello del suo papà Suda51, pronto a scrivere, dirigere e produrre questo nuovo capitolo. Oggi, 27 agosto, due anni dopo, Travis torna a menare fendenti con la sua beam katana, per cortesia di Grasshopper Manufacture e Marvelous, in esclusiva su Nintendo Switch.

Dopo aver conquistato per ben due volte la UAA (United Assassins Association) e aver riportato in vita i morti grazie a una console maledetta, Travis dovrà salvare il mondo dall'invasato Principe Fu, un alieno terribilmente crudele e sicuro di se. Fu ha portato con se altri 9 alieni, con cui intende conquistare Santa Destroy e l'intero mondo: starà a Travis e ai suoi amici sgominare, una battaglia all'ultimo sangue dopo l'altra, la minaccia extraterrestre.

[caption id="attachment_229223" align="aligncenter" width="1280"]No More Heroes 3 Qualunque screen di trama volessi mettere, sarebbe un enorme spoiler, quindi ecco un Travis in uno dei suoi monologhi rivolti al giocatore[/caption]

Leviamoci subito dai piedi la parte più importante: se siete fan di Suda51 e in particolare dell'universo di No More Heroes, questo terzo capitolo non vi deluderà.
Folle, sopra le righe, splatter come i predecessori, la trama di No More Heroes 3 chiude alcune questioni irrisolte e ne solleva altre, mantenendo un livello di stupore e stile simile, se non superiore, a quello dei precedenti capitoli. Suda51 scrive un Travis Touchdown coerente col passato, determinato a ritornare in cima e a proteggere ciò che ha di più caro. Per farlo, è disposto a sacrificare tutto quello che lo circonda, compreso un rapporto completamente ribaltato in questi dieci anni di vuoto che ci hanno separato dal secondo capitolo. Suda51 mette subito in chiaro che ogni episodio di No More Heroes è importante, anche quelli non diretti da lui (il 2) o quelli considerati dei meri spin-off (Travis Strikes Again), lo sottolinea più volte con i suoi protagonisti, parlando direttamente al giocatore con gag metatestuali o con frecciate dirette che lasciano poco spazio all'immaginazione.

Se Travis si erge sopra tutti, il cast dei personaggi secondari non ha mai il suo momento di gloria, eccezion fatta per un paio di momenti di Sylvia e Jeane. Ma per questa volta è giusto così: No More Heroes 3 è il ritorno di Travis, è lui l'unico protagonista ed eroe della terra. Gli altri possono avere le briciole, ma starà a lui avere la portata principale: il Principe Fu. A differenza del boss principale del secondo capitolo, con Fu, Grasshopper Manufacture dimostra di saperci ancora fare nello scrivere villain credibili e allo stesso tempo odiabili. Prima di ogni battaglia, assisteremo a un approfondimento sul passato del principe alieno, che aiuterà a mettere solide basi a un altro dei folli personaggi di questo universo." No More Heroes 3 è il ritorno di Travis Touchdown, l'unico protagonista ed eroe della terra"

Per narrare le vicende di questo terzo episodio, Suda51 mischia più modi: dalle classiche cutscene ricche d'azione, a una formula animata (con tanto di sigla e pubblicità, passando da degli intermezzi da salotto televisivo (ambientati nel vero salotto di Travis!) fino a un'avventura testuale per raccontare alcune delle missioni secondarie del gioco. No More Heroes 3 non ha paura di sperimentare, né nella trama né nel gameplay, cercando sempre di proporre qualcosa che stupisca il giocatore.
E se con la trama e i personaggi riesce facilmente a convincere il fan di lunga data della serie, lo stesso non si può purtroppo dire per il gameplay.

Nel 2007 Suda51 decise di mandare un forte messaggio polemico al genere open world che stava pian piano diffondendosi. Voleva fargli capire che ripetere mille volte le stesse azioni per poter raggiungere le fasi migliori del gioco poteva annoiare il giocatore. Così creò una Santa Destroy volutamente noiosa, con minigiochi tediosi e sfide ben più difficili della campagna principale. Quella critica però, venne vista come uno dei più grossi difetti della produzione, tant'è che in No More Heroes 2, l'open world venne completamente obliterato, per lasciar posto a più battaglie e a minigiochi più divertenti.

Undici anni dopo, Suda51 torna a dirigere un capitolo di No More Heroes e, incautamente ci rimette dentro una sezione open map, divisa in cinque grandi aree per lo più vuote, in cui muoversi con il mezzo più scomodo e ingovernabile di sempre: la moto rossa fiammante di Travis. Quello che ai tempi era solo una critica al mercato videoludico, ora non può essere vista come tale, perché nel mentre i giochi open world si sono evoluti. Ergo, si tramuta semplicemente nel difetto più grande del gioco, capace di affossarlo agli occhi dei nuovi giocatori, e di far storcere il naso perfino ai fan di Travis.

Questo nonostante alcune piccolissime migliorie rispetto alla Santa Destroy del 2007, come il viaggio rapido e il poter salvare anche all'infuori del motel. Si tratta comunque di feature che sono sul mercato da almeno 8 anni, ergo non è nulla di così innovativo da far perdonare la presenza di queste fasi noiose e tediose. Come già anticipato, le cinque aree di gioco sono per lo più vuote, popolate da PNG tutti uguali (inspiegabilmente tutti vestiti da poliziotti) e con indicatori sparsi per le sfide a punti che, ancora una volta, non possono essere ripetute o riavviate, ma richiederanno una ripetizione dell'accettazione delle stesse. A niente serve inserire una miriade di collezionabili o rendere obbligatori degli scontri per poter proseguire con la trama, se il viaggio in mezzo è ostacolato dagli stessi difetti del gioco del 2007.

[caption id="attachment_229225" align="aligncenter" width="1280"]no more heroes 3 I collezionabili di gioco sono molteplici, tra cui gli scorpioni che si rifanno ai minigiochi dei capitoli precedenti.[/caption]

Ma anche lato gameplay fortunatamente non è tutto da buttare: il combat system rimane divertente e le boss battle restano il fiore all'occhiello della produzione (dopo il cast e la trama). Dite addio ai modelli diversi di Beam Katana, ma date il benvenuto al DEATH Glove, uno speciale guanto futuristico (coi colori rosso e blu dei Joycon) che permetterà a Travis di rovesciare a suo vantaggio gli scontri con delle tecniche speciali. Ovviamente è ancora presente la slot, che permette sia di ottenere vantaggi dopo ogni uccisione, sia di tornare in vita dopo un game over. Inoltre, come per la trama, durante gli scontri principali Suda51 e il suo team hanno cercato di proporre sfide sempre diverse per tutta la durata del gioco, con escamotage veramente riusciti e perfettamente in stile con la natura del brand.

Per quanto riguarda i controlli di movimento, Grasshopper Manufacture ha utilizzato lo stesso schema di comandi dei due capitoli precedenti, ripubblicati su Nintendo Switch lo scorso dicembre. I Joycon sono utilizzati bene e sono abbastanza precisi, ma per le fasi finali vi consigliamo un controller pro o di affrontare il titolo in modalità portatile.
Nonostante lo stile grafico adottato, visivamente No More Heroes 3 non è un bel vedere. Se i modelli dei protagonisti sono molto buoni, lo stesso non si può certamente dire di tutto ciò che lo circonda. Dalle cinque zone già criticate, che presentano modelli post datati vecchi anche per Nintendo Switch, ad alcuni collezionabili che sembrano impagliati, rompendo l'illusione e dando proprio l'impressione di giocare a qualcosa di obsoleto. Tecnicamente ci sono alcuni cali di frame, sia in situazioni tranquille sia in quelle più agitate. La patch che troverete all'avvio del gioco ha parzialmente risolto il problema, ma gli fps restano abbastanza traballanti.
Fortunatamente, anche in questo caso abbiamo un ottimo doppiaggio inglese, che vede il ritorno delle storiche voci del cast, e una colonna sonora eccellente, che spazia dal metal al rock passando per una musicalità pop delle sigle degli anime.

[caption id="attachment_229226" align="aligncenter" width="1280"]No More Heroes 3 Riposati Travis, fino alla prossima avventura[/caption]

La mia esperienza con No More Heroes 3 è stata un'altalena di emozioni, come per l'appunto un amore adolescenziale. Come quando sei innamorato, ci sono giorni bellissimi e giorni che proprio non ce la fai più. Lo stesso mi è successo con No More Heroes 3.
Se da un lato c'è una trama perfettamente in linea con la serie, un Travis Touchdown mai così esplosivo, e una voglia di osare con diverse idee di gameplay, dall'altro c'è un comparto tecnico non all'altezza, una scelta di trama che potrebbe ribaltare tutto (ma che potrebbe anche essere risolta in futuro) e il ritorno di un'intera sezione ancorata fortemente al 2007. 

Infine, proprio come quando sei innamorato, tendi a chiudere un occhio su tutti i difetti della persona che ti sta al fianco, nonostante questi minino il vostro divertimento o rovinino le vostre serate. Per questo sono convinto che No More Heroes 3 piacerà, nonostante tutto, ai fan di Travis Touchdown. Tutti gli altri è meglio che si voltino dall'altra parte...

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