No Activity - Niente da segnalare, la recensione
No Activity - Niente da segnalare si basa sui momenti che normalmente verrebbero tagliati: la noia di un appostamento che genera comicità
No Activity - Niente da segnalare, la recensione della serie comedy su Amazon Prime Video.
Il cast sostiene la serie
Il format è quello australiano di No Activity, serie del 2017, ma l’esecuzione è pienamente italiana nel modo in cui lascia il suo parterre di comici fare ciò che meglio gli riesce e su ciò che articola le battute (dalle raccomandazioni per fare carriera, a un’ossessione per Marcella Bella).
Funziona anche la coppia Zingaretti - Tiberi. Due colleghi fermi nella volante in attesa del blitz. Altro che dinamica da buddy movie in cui il machismo fa da padrone, i due si umiliano continuamente da soli. La noia porta alla luce la versione più fragile di quello che sono. Fenomenale anche Maccio Capatonda che interpreta un guardiano ossessionato dalle teorie di complotto. Lui sembra non essere imbrigliato in nessuna sceneggiatura e fare un po' quello che vuole. È sia un bene che un male. Perché nei suoi segmenti pare di essere dentro un suo prodotto, che male si lega con il resto, ma riesce a caricare la comicità di una serie spesso altalenante.
I difetti di No Activity
Non funziona infatti il controcampo: la trama dei ladri in attesa in un magazzino è affidata principalmente a Rocco Papaleo e Fabio Balsamo. La comicità dei due non va mai in sinergia. Lo dicono esplicitamente anche i personaggi: uno ama i giochi di parole, l’altro è disposto a uccidere pur di non sentirli. In generale No Activity - Niente da segnalare fatica ad amalgamare gli stili di comicità, perdendo ritmo e il fuoco di questo esperimento. Certo, si ride più della media delle serie comiche italiane. Peccato però che non si vada mai fino in fondo nel proposito di totale inattività. C’è una sottotrama esile che lega tutte le storie (la retata, appunto, che avvicina i poliziotti ai criminali). Non interessa mai veramente.
Non capita spesso di dirlo. In questo caso i 6 episodi da 30 minuti, rendono No Activity agile e breve, ma sono troppo pochi per farla ingranare veramente. Una formula da vecchia TV, con stagioni più lunghe e continui ritorni allo status quo, con lo stesso numero di comparse illustri, avrebbe aiutato maggiormente ad affezionarsi a questi annoiati personaggi.