Ninjak vol. 4: Assedio a King's Castle, la recensione
Abbiamo recensito il quarto volume di Ninjak, di Matt Kindt, Diego Bernard, Khoi Pham e Andres Guinaldo
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
In quest’ultimo periodo, la vita di Colin è stata decisamente frenetica: dopo aver sgominato l’Arsenale e aver catturato i Sette dell’Ombra – i maestri shinobi ai vertici dell’organizzazione – Ninjak è stato impegnato nella Zona Morta (una dimensione parallela dominata dai demoni e dalla magia oscura) in una sfiancante operazione di recupero di un pericoloso detenuto. Nemmeno il tempo di riprendersi da questa terrificante esperienza, e per il Nostro è già tempo di tornare in azione.
Tra le pagine del quarto volume di Ninjak, dal titolo Assedio a King’s Castle, Matt Kindt si diverte a “spogliare” Colin di ogni sua arma, lasciandolo completamente solo, senza fondi e braccato dai suoi colleghi. Per un personaggio come Ninjak, ritrovarsi in questa condizione è come vedere il proprio peggior incubo diventare realtà; il suo modus operandi freddo e previdente è messo a dura prova dall’assenza di strumenti che supportino le sue doti mentali e fisiche. Essere il bersaglio di un nemico che cela bene la sua presenza, inoltre, aggiunge una sensazione di imprevedibilità che altera completamente lo status quo di cacciatore del protagonista: in questa condizione inedita non sembrano esserci certezze alle quali aggrapparsi.
Disperazione, tensione e ansia sono i tre pilastri su cui poggia Assedio a King’s Castle, storyarc dal ritmo serrato che idealmente chiude il primo grande ciclo di storie del personaggio svelando importanti retroscena sui Sette dell’Ombra e sulla fantomatica figura dell’assassina Roku (incontrata già sulle pagine di L’Arsenale). Gli scioccanti risvolti del racconto vengono inoltre ampliati e resi ancora più interessanti dalle storie brevi contenute nei File Perduti, incentrate sul passato di Ninjak e della sua famiglia.
La buona sceneggiatura di Kindt è supportata da un'altrettanto piacevole componente artistica: la storia portante è disegnata da Diego Bernard, mentre le appendici sono opera di Khoi Pham e Andres Guinaldo. L’artista brasiliano ha uno stile che ben si amalgama alle prove offerte da chi l’ha preceduto: attento a esaltare la peculiare dinamica della serie e bravo a cogliere le diverse sfumature emozionali in una storia incentrata prevalentemente sulla componente umana del personaggio.
Dopo aver toccato il fondo non si può fare altro che risalire. Ninjak ha vissuto il momento peggiore, e adesso non vediamo l’ora di assistere alla sua risalita, scoprendo come Assedio a King’s Castle cambierà la sua vita.