Ninjak vol. 4: Assedio a King's Castle, la recensione

Abbiamo recensito il quarto volume di Ninjak, di Matt Kindt, Diego Bernard, Khoi Pham e Andres Guinaldo

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Nel vasto Universo Valiant, Ninjak rappresenta una singolarità: a differenza dei suoi colleghi, Colin King non è un’entità immortale o uno psiota, non dispone di una sacra armatura né di naniti in grado di trasformarlo in un’arma letale. Rubando una battuta da un recente cinecomic potremmo dire che il suo unico super potere è essere ricco: l’enorme fortuna di cui dispone gli ha permesso di costruire un arsenale all’avanguardia; ma a questa agiatezza di base si aggiunge una formazione come spia del MI-6, oltre a un rigido addestramento fisico e spirituale presso il Monaco non morto, che ha reso Ninjak uno degli agenti segreti più letali al servizio di Sua Maestà.

In quest’ultimo periodo, la vita di Colin è stata decisamente frenetica: dopo aver sgominato l’Arsenale e aver catturato i Sette dell’Ombra – i maestri shinobi ai vertici dell’organizzazione – Ninjak è stato impegnato nella Zona Morta (una dimensione parallela dominata dai demoni e dalla magia oscura) in una sfiancante operazione di recupero di un pericoloso detenuto. Nemmeno il tempo di riprendersi da questa terrificante esperienza, e per il Nostro è già tempo di tornare in azione.

Questa volta, però, Colin non può contare sull'avanzata tecnologia, sulle ingenti somme di denaro e sulle diverse basi dislocate in tutto il mondo: il nemico sembra conoscerlo molto bene e punta dritto al suo patrimonio. Come se non bastasse, anche la posizione di King al MI-6 è compromessa, tanto che ora è ricercato dalla stessa organizzazione che ha servito per anni.

Tra le pagine del quarto volume di Ninjak, dal titolo Assedio a King’s Castle, Matt Kindt si diverte a “spogliare” Colin di ogni sua arma, lasciandolo completamente solo, senza fondi e braccato dai suoi colleghi. Per un personaggio come Ninjak, ritrovarsi in questa condizione è come vedere il proprio peggior incubo diventare realtà; il suo modus operandi freddo e previdente è messo a dura prova dall’assenza di strumenti che supportino le sue doti mentali e fisiche. Essere il bersaglio di un nemico che cela bene la sua presenza, inoltre, aggiunge una sensazione di imprevedibilità che altera completamente lo status quo di cacciatore del protagonista: in questa condizione inedita non sembrano esserci certezze alle quali aggrapparsi.

Quando ormai ogni aspetto della vita di Colin sembra definitivamente compromesso, Kindt lascia emergere la vera essenza del personaggio: scopriamo così che a definire Ninjak non sono affatto gli orpelli o i veicoli avveniristici, bensì qualcosa di molto più profondo e radicato nel suo essere, quel volto umano celato per fin troppo tempo (e per una ragione ben precisa).

Disperazione, tensione e ansia sono i tre pilastri su cui poggia Assedio a King’s Castle, storyarc dal ritmo serrato che idealmente chiude il primo grande ciclo di storie del personaggio svelando importanti retroscena sui Sette dell’Ombra e sulla fantomatica figura dell’assassina Roku (incontrata già sulle pagine di L’Arsenale). Gli scioccanti risvolti del racconto vengono inoltre ampliati e resi ancora più interessanti dalle storie brevi contenute nei File Perduti, incentrate sul passato di Ninjak e della sua famiglia.

La buona sceneggiatura di Kindt è supportata da un'altrettanto piacevole componente artistica: la storia portante è disegnata da Diego Bernard, mentre le appendici sono opera di Khoi Pham e Andres Guinaldo. L’artista brasiliano ha uno stile che ben si amalgama alle prove offerte da chi l’ha preceduto: attento a esaltare la peculiare dinamica della serie e bravo a cogliere le diverse sfumature emozionali in una storia incentrata prevalentemente sulla componente umana del personaggio.

Dopo aver toccato il fondo non si può fare altro che risalire. Ninjak ha vissuto il momento peggiore, e adesso non vediamo l’ora di assistere alla sua risalita, scoprendo come Assedio a King’s Castle cambierà la sua vita.

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