Ninjak vol. 2: Le Guerre Ombra, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Ninjak, opera di Kindt, Allen, Ryp, Segovia e Mann
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Continuiamo a seguire le incredibili vicende di Ninjak sulle pagine di Le Guerre Ombra, brossurato pubblicato da Edizioni Star Comics. Il timone è saldamente nelle mani di Matt Kindt che ci conduce in un viaggio in giro per il mondo alla ricerca dei Sette. Inoltre, torniamo indietro nel tempo, agli anni della formazione a Katmandu - presso il Tempio del Monaco non morto - e ai primi al servizio di Neville Alcott come recluta con i File Perduti, racconti brevi grazie ai quali Kindt fornisce un intrigante background all'enigmatico protagonista.
Una grande costruzione che, nonostante i continui salti temporali, non risente di alcuna frammentazione; la lettura scorre veloce e adrenalinica culminando in un finale vibrante che prepara il terreno al prosieguo di questa bella serie targata Valiant. Kindt è bravo non solo a mantenere elevato il ritmo della narrazione ma anche a costruire personaggi credibili e tridimensionali, dotati di una caratterizzazione valida che si incastri alla perfezione nello sviluppo di una trama ad ampio respiro.
Il tratto sintetico di Allén e Martin contraddistingue la parte più spionistica del volume, mentre i passaggi più grotteschi e violenti sono esaltati dalle matite dell'estroso Ryp. A Segovia, Winn e Mann sono affidati invece i capitoli conclusivi, sia per quanto riguarda la timeline principale sia per le sequenze ambientate nel passato. Il tratto realistico e un montaggio della tavola dinamico caratterizzano le tavole dei tre artisti che, seppur ognuno con le proprie peculiarità, offrono una prova omogenea e soddisfacente.
Anche in questa seconda uscita, Ninjak si dimostra un’ottima serie che merita attenzione. Nessuna Sacra Armatura o guerrieri immortali: solo un uomo, il suo addestramento e i tanti gadget che lo completano.