Ninjak vol. 2: Le Guerre Ombra, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Ninjak, opera di Kindt, Allen, Ryp, Segovia e Mann

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Colin King è al servizio del MI-6 per sgominare l’Arsenale, un gruppo di fabbricanti d’armi pronto a rifornire chiunque sia disposto a pagare ingenti somme di denaro. Nel precedente volume, Ninjak è riuscito a infiltrarsi in questa organizzazione, a consegnare Kannon alle autorità britanniche e a sconfiggere Roku, una pericolosa assassina al servizio di quest'ultimo. Ma la missione di Colin non si è certo conclusa: Kannon è solo il primo dei Sette dell’Ombra - i maestri shinobi ai vertici dell’Arsenale - e la caccia ai restanti membri è solo all’inizio.

Continuiamo a seguire le incredibili vicende di Ninjak sulle pagine di Le Guerre Ombra, brossurato pubblicato da Edizioni Star Comics. Il timone è saldamente nelle mani di Matt Kindt che ci conduce in un viaggio in giro per il mondo alla ricerca dei Sette. Inoltre, torniamo indietro nel tempo, agli anni della formazione a Katmandu - presso il Tempio del Monaco non morto - e ai primi al servizio di Neville Alcott come recluta con i File Perduti, racconti brevi grazie ai quali Kindt fornisce un intrigante background all'enigmatico protagonista.

Le atmosfere tipiche del genere spionistico offrono un solido appoggio sul quale innestare un’avventura itinerante che tocchi gli angoli più remoti del mondo. In un susseguirsi di ambientazioni esotiche affascinanti, lo sceneggiatore di Saint Louis realizza un racconto denso d'azione in cui gli scontri tra Ninjak e i suoi avversari rappresentano il punto focale della narrazione: un arco narrativo emozionante che offre al lettore tanti importanti tasselli da aggiungere al passato del ninja iper-tecnologico.

Una grande costruzione che, nonostante i continui salti temporali, non risente di alcuna frammentazione; la lettura scorre veloce e adrenalinica culminando in un finale vibrante che prepara il terreno al prosieguo di questa bella serie targata Valiant. Kindt è bravo non solo a mantenere elevato il ritmo della narrazione ma anche a costruire personaggi credibili e tridimensionali, dotati di una caratterizzazione valida che si incastri alla perfezione nello sviluppo di una trama ad ampio respiro.

La componente artistica del volume è curata da più mani: al veterano Clay Mann - autore del quarto capitolo di Le Guerre Ombra - si aggiungono Raùl Allén, Patricia Martin, Juan José Ryp, Stephen Segovia e Ryann Winn, artisti che ben si amalgamano tra loro grazie alle tante sfaccettature che Kindt inserisce nella sua sceneggiatura.

Il tratto sintetico di Allén e Martin contraddistingue la parte più spionistica del volume, mentre i passaggi più grotteschi e violenti sono esaltati dalle matite dell'estroso Ryp. A Segovia, Winn e Mann sono affidati invece i capitoli conclusivi, sia per quanto riguarda la timeline principale sia per le sequenze ambientate nel passato. Il tratto realistico e un montaggio della tavola dinamico caratterizzano le tavole dei tre artisti che, seppur ognuno con le proprie peculiarità, offrono una prova omogenea e soddisfacente.

Anche in questa seconda uscita, Ninjak si dimostra un’ottima serie che merita attenzione. Nessuna Sacra Armatura o guerrieri immortali: solo un uomo, il suo addestramento e i tanti gadget che lo completano.

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