Nick Banana - Gli Anni Segreti, la recensione

Recensione di Nick Banana, fumetto satirico che vede l'esordio del blogger Nicolò "Nebo" Zuliani ai testi, l'autore di Bagni Proeliator

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Chi è Nick Banana? Non lo avete mai sentito nominare e di questo lui va molto, molto fiero. Tutti, però, avete letto qualcosa scritto da lui e poi retwittato, linkato, rilanciato sui social da centinaia di migliaia dei vostri amici, seguaci, followers e contatti. C'è una teoria del complotto? Avete appena letto una verità nascosta dall'establishment cattivo e aggressivo che vi permetterebbe di risparmiare il 90% sul carburante e smettere di inquinare da domani se solo il sistema lo permettesse? Scoprite la connessione fra gli incidenti stradali sotto casa vostra e le linee di energia spirituale della terra sotto i vostri piedi? La storia originaria l'ha scritta e pensata Nick. Perché di mestiere distrae le masse dalle cose serie, comunica panico e false speranze, riempie la rete di fuffa che vi dà l'occasione di dare la colpa dei vostri fallimenti a qualcun altro e di incanalare la vostra indignazione verso bersagli scelti ad arte dai suoi referenti politici: il Movimento Cinque Stalle. Perché lo fa? Per soldi, ovviamente.

Nick però ha smesso, non ne poteva più. Per ragioni sue ora sta dall'altra parte della barricata. Ha sabotato un evento del Movimento ed è fuori dal giro. Se non fosse per l'appello di un piccolo e insignificante addetto alla comunicazione del Partito Confuso, principale avversario del movimento di Beppe Grullo, che lo richiama disperato per le prossime elezioni, non vorrebbe più saperne di politica. Ma bisogna trovare un candidato che possa sconfiggere l'armata incazzata dei Cinque Stalle o il mondo come lo conosciamo potrebbe non avere un futuro. Nick salta sul carro ed è disposto a creare un male forse ancora più grande di quello che vuole sconfiggere, pur di dare una speranza all'Italia e guadagnare, nel frattempo, una colossale paccata di soldi. Un male, però, abbastanza idiota da essere controllabile. Il sindaco venditore di pentole Benzi è quel che fa per lui.

Nick Banana - Gli Anni Segreti è una storia di addestramento, proprio come i film di arti marziali degli anni Ottanta. Semplicissima e graffiante, è la fotografia dell'attuale situazione politica del nostro paese, restituita senza mezzi termini sulla pagina e nella sceneggiatura dalla mente del giornalista e blogger piuttosto noto Nicolò Zuliani. Se non lo conoscete, lui è meno felice del personaggio che ha creato, ma siamo certi che se vi citiamo Bagni Proeliator, il nome del suo sito, una campanella risuona nella vostra mente. Nicolò, detto Nebo, cerca di portare la spregiudicatezza e la chiarezza di opinioni schietta e a volte violenta dagli schermi di tutti noi che lo seguiamo, a volte sbellicandoci dalle risa, nelle pagine di un bonellide. Una spregiudicatezza che rimane intatta nonostante i piccoli accorgimenti nel cambio dei nomi dei protagonisti, riconoscibilissimi e assolutamente identici nel disegno del bravo Daniele di Nicuolo, così come in quello di LRNZ che firma la copertina di quest'albo Star Comics.

Un albo che ha un pregio: fare satira raccontando una storia e non limitandosi a delle situazioni. Nick è un personaggio senza percorso, con una personalità fortissima e immutabile, quasi una maschera della (triste) commedia dell'arte, ma è anche la guida lungo il cammino del candidato che sta seguendo, che sta plasmando e addestrando alla battaglia campale che ci attende. Satira narrativa e non in pillole che manca abbastanza nel fumetto del nostro Paese in generale, che tende a sfociare nella parodia. Nick Banana, invece, si addentra senza paura negli argomenti, illustra la visione del mondo cinica e spietata del suo personaggio e, tra le righe, anche quella di Nebo, che i lettori di Bagni Proeliator riconoscono a naso.

Nick Banana è anche un albo con un difetto, ma questo va ascritto in parte alla sensibilità personale del lettore, perché com'è noto la comicità è questione di sintonie personali: non fa ridere. O almeno non ci ha fatto ridere nelle due letture che gli abbiamo dedicato. Lo abbiamo trovato brillante, efficiente nel mettere in ridicolo personaggi, opinioni, fatti di cronaca e di politica, ma molto meno nello scatenare la risata. Il che, in un fumetto che spinge così tanto sull'assurdo simbolico applicato a figure pubbliche così riconoscibili, è un difetto mica da ridere. Il gioco di parole è forse orribile, ma voluto.

Il motivo di questa mancanza di risate? Qui temiamo di fallire nel nostro compito di recensori. Non sapremmo dirlo. Forse un po' di accumulo nella sceneggiatura, realizzata a quattro mani con Michele Monteleone, o, più probabile, una sensazione di già visto e già letto in rete, in mille commenti di twitter, nelle storie dello stesso Nebo e nelle battute di centinaia di altri commentatori dissacranti del costume e della nostra sciagurata politica. Sta di fatto che in realtà la vicenda scorre bene, intrattiene e non annoia, si riconoscono molto chiaramente i momenti comici, cotruiti anche con tempi discreti. Ma non ci ha smosso le mascelle. Il prodotto è ben confezionato, è un tentativo tutto sommato riuscito e di cui si sentiva il bisogno. Ci sentiamo di consigliarlo a chi abbia dell'ironia e dell'autoironia da spendere, oltre al prezzo di copertina. Se siete abituati a prendervi molto sul serio, come consigliato nella prefazione del Doc Manhattan, lasciate perdere... proprio non fa per voi.

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