The New World
La vera storia di Pocahontas, principessa indiana che tradisce la sua gente per amore di un inglese. L’ultimo film di Terrence Malick delude le attese e spazientisce anche lo spettatore più tenace…
E’ dura commentare un film del genere senza conoscere tutti i retroscena che hanno portato a questo risultato. Perché è francamente difficile capire cosa passasse nella mente dei produttori di fronte al final cut di una pellicola di due ore e mezzo che sembra tutto tranne che un film. Verrebbe da pensare che si tratti di uno sberleffo di un vero ribelle come Malick di fronte a tutte le convenzioni hollywoodiane vigenti attualmente e, magari, ci sarebbe anche la tentazione di elogiarne il coraggio. Di sicuro, qualcuno lo farà, ma sarebbe una presa di posizione che andrebbe a premiare le intenzioni e non il risultato.
Peraltro, la struttura della storia è decisamente discutibile, con ellissi clamorose e svolte di sceneggiatura poco credibili (così come poco credibile è lo scorrere del tempo: non si ha certo l’idea che passino dieci anni durante il film).
Ma il peccato più evidente, è anche quello più imperdonabile: la storia d’amore tra Pocahontas e John Smith non funziona assolutamente. E’ difficile francamente rimanere coinvolti dalle vicende di una coppia che non sembra mai trovare la giusta “chemistry” sullo schermo e di cui non sentiamo che dei pensieri ripetitivi e piuttosto banali. Mettiamoci anche una performance di Colin Farrell tutt’altro che irresistibile e il danno è fatto.
Ora, la parola passa al botteghino. Che, a meno di clamorose sorprese, non sarà più gentile di me. Anzi…