New Pokémon Snap, l'ideale per chi ama il photo mode | Recensione

New Pokémon Snap non è un titolo per tutti, ma farà la felicità dei fan del brand e di chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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New Pokémon Snap, al pari del suo predecessore, non è un gioco per tutti. Si erge su un concept a modo suo unico, pretende un approccio alla partita molto particolare, premia gli sforzi dell’utente con emozioni impalpabili ed un divertimento inusuale.

Al contrario dell’originale, visionario e a suo modo rivoluzionario, si affaccia sul mercato in un periodo storico in cui la passione per la fotografia digitale è stato ampiamente sdoganata. Laddove nel 1999 l’idea di limitarsi a vestire i panni di una sorta di antropologo sul campo poteva essere disorientante, in pieno 2021, abituati come siamo ad una fruizione passiva dei videogiochi, tra photo mode, walkthrough su YouTube e dirette su Twitch, imbracciare una fotocamera in un bizzarro on-rails shooter assume un significato totalmente diverso.

Non senza un’evidente operazione di riciclo alle spalle, che ha permesso a Nintendo di portare a casa l’ennesima Poké-produzione con sforzo ed impegno molto relativo, la casa di Kyoto ha sicuramente avuto il grande pregio di fiutare il momento migliore possibile per proporre al pubblico, ormai allenato e “pronto”, un sequel sicuramente al passo con i trend di oggi.

Nonostante queste premesse, come già anticipato, New Pokémon Snap resta un gioco “strano”, che nonostante introduca feature che vanno nella direzione di allargarne il pubblico di riferimento, propone un’esperienza dichiaratamente di nicchia, rivolta quasi esclusivamente ai fan sfegatati delle creature di Game Freak, a quelli più interessati all’aspetto naturalistico della questione, tra l’altro, che non a quelli esclusivamente attratti dal mantra legato all’allenamento e conseguente lotta.

[caption id="attachment_224627" align="aligncenter" width="1200"]New Pokémon Snap Oltre che con gli analogici, potrete muovere la fotocamera anche usando gli accelerometri dei Joy-Con[/caption]

Per chi non avesse idea di cosa stiamo parlando, l’avventura è in soldoni una sorta di safari su binari, in cui lo scopo ultimo è fotografare i Pokémon incontrati lungo il percorso. C’è una trama a giustificare tale ricerca sul campo, ma nulla di così impattante nell’economia dell’esperienza, né di approfondito, giusto un simpatico espediente per invogliarvi a dare un contributo alla ricerca del Professor Speculux, massimo esperto dei mostriciattoli che abitano l’arcipelago Lentil, bioma che racchiude al suo interno verdeggianti pianure, sconfinati deserti, scorci vulcanici e ovviamente fondali marini mozzafiato, tutte location, artisticamente splendide, che dovrete esplorare a bordo del NEO-UNO, capsula automatizzata che  fungerà da mezzo di spostamento.

Armati del Fotodex, strumento con cui fare foto e contemporaneamente analizzare comportamenti e abitudini dei Pokémon, dovrete quindi limitarvi ad osservare e scattare al momento giusto, affinché al termine del livello, tutti dalla durata piuttosto contenuta, mai più di cinque minuti, possiate ricevere il giudizio del Professor Speculux. Non solo dovrete scattare ottime foto, con il soggetto in primo piano e a fuoco, ma dovrete anche preoccuparvi di immortalarlo in pose sempre diverse, al fine di scovarne comportamenti inusuali, che meritano di essere inseriti negli studi svolti.

A fronte di un control scheme ridotto al minimo, quindi, perché si tratta fondamentalmente di gestire l’inquadratura e il livello di zoom, il gameplay comporta l’attraversare più e più volte gli stessi scenari. Ciò è dovuto non solo al fatto che scovare alcuni Pokémon è possibile solo aguzzando vista e udito, ascoltare i loro versi e capirne l’origine è fondamentale, ma anche dal progressivo aumento degli strumenti in vostro possesso con cui interagire con le creature che vagano negli habitat che attraverserete da parte a parte.

Il Poké-flauto, le mele, le Sfere Lumina, item attivabili ognuno con un diverso pulsante dei Joy-Con, sono tutti strumenti con cui incentivare i Pokémon ad eseguire determinate azioni, così da consentirvi di immortalarli per sbloccare ulteriori percorsi, accedere ad aree segrete, ricevere valutazioni più generose da parte del Professor Speculux.

Conoscere a memoria il percorso, concentrarsi su un gruppo di creature piuttosto che su un altro, procedere per tentativi, sperando di scoprire quale oggetto e in quale situazione si può scatenare una reazione differente, sono tutte eventualità che incentivano e obbligano a ripetere diverse volte lo stesso percorso.

La durata contenuta di ogni livello evita la noia e la pesantezza di dover rifare tutto da capo. Inoltre, la l’abbondanza del bestiario, parliamo di oltre duecento mostriciattoli da fotografare, nonché la difficoltà di scovarne alcuni e di indurli a compiere azioni sempre diverse, donano un minimo di varietà all’avventura.

Va da sé, tuttavia, che si tratta di esperienza molto particolare e di per sé limitata. L’arbitrarietà con cui si attivano alcune interazioni, inoltre, rende la risoluzione di alcuni “enigmi” difficile, oltre che in totale controtendenza al contesto naturalistico e pseudo-realistico che fa da sfondo a New Pokèmon Snap.

[caption id="attachment_223288" align="aligncenter" width="1200"]new pokemon snap Per giungere ai titoli di coda bastano una decina di ore. Per sbloccare tutto lo sbloccabile, invece, ci vorrà almeno il doppio del tempo[/caption]

Di sicuro, tra i pregi del gioco bisogna annoverare il comparto artistico. Sia in modalità docked che portatile, la produzione Nintendo brilla di luce propria, sia grazie ai 60fps garantiti in qualsiasi contesto e situazione, sia grazie a texture definite, scenari ricchi di dettagli, animazioni fluide e ben realizzate. Ottimo anche il comparto sonoro. Al di là delle musiche ispirare, merita un plauso il lavoro di sound design svolto, fondamentale, come già detto, anche per trovare alcuni Pokémon nascosti nelle ambientazioni.

L’apprezzamento di New Pokémon Snap è insomma molto soggettivo. Il gioco ha indiscutibili qualità e qualche evidente limite. Costringe i videogiocatori a ripetere di continuo gli stessi livelli e ciò potrebbe scoraggiare anche i fan più accaniti del brand. Inoltre, attivare certe reazioni è fin troppo arbitrario e casuale.

Al tempo stesso, immortalare le creature di Game Freak nel loro habitat naturale, immersi nelle attività di tutti i giorni, ha un che di poetico. New Pokèmon Snap, difatti, è il classico esperimento rivolto ad una nicchia in cerca di qualcosa di diverso dal solito, di un titolo che possa rilassarli, immergerli in scenari naturalistici unici ed ispiratissimi. Non esiste un reale livello di sfida, nonostante per scattare alcune foto dovrete utilizzare l’ingegno e avere anche un po’ di fortuna.

Consigliato agli irriducibili del brand, a chi ama dedicarsi alla fotografia digitale e a chi cerca qualcosa di diverso. Nonostante una struttura ludica basata sulla ripetizione, saprà regalarvi diverse ore di spensierati viaggi immersi nella natura.

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