New Mutants 1, la recensione

Il primo numero di New Mutants unisce suggestione care alle serie originale a una componente artistica ricercata e d'impatto, vero punto di forza del titolo

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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New Mutants 1, anteprima 01

Dopo la pubblicazione dei primi numeri di X-Men e Marauders, continuiamo a scoprire i titoli targati Dawn of X. Completata la costruzione del nuovo status quo mutante con le miniserie House of X e Powers of X, Jonathan Hickman porta avanti il suo ambizioso progetto sulle pagine di New Mutants, serie scritta insieme a Ed Brisson e disegnata da Rod Reis.

I protagonisti della vicenda sono membri storici dei Nuovi Mutanti, Magik, Sunspot, Wolfsbane, Moonstar e Karma, ai quali si aggiungono due new entry direttamente da Generation X: Chamber e Mondo, dato che l'intenzione del titolo è quella di raccogliere in un'unica generazione tutti i "giovani X-Men" delle varie ere editoriali. La missione dei ragazzi è riportare su Krakoa, la neonata nazione-stato degli Homo Superior, il loro amico Cannonball, da tempo trasferitosi nell'impero Shi'ar. Come recuperarlo? Semplice, sfruttando un “passaggio” dei Predoni Stellari. Tutto facile, se non fosse per la scarsa ospitalità della popolazione aliena...

Rispetto alle altre testate fin qui proposte, New Mutants è quella che più gioca con la nostalgia: ci troviamo di fronte alla nuova generazione di eroi pronti a contribuire all'attuale causa mutante, e sin da subito appare evidente la volontà di Hickman e Brisson di puntare su dinamiche di gruppo già consolidate, in un ponte ideale con la serie primigenia.

La scelta operata offre la possibilità di creare dialoghi immediati dai quali traspare il forte legame tra i singoli membri del gruppo. Allo stesso tempo, vengono messe in risalto le caratteristiche che hanno reso unico il team: il brio e la leggerezza si mescolano ai problemi legati alla crescita e alla voglia di ritagliarsi un posto nel mondo. In tal senso, risultano divertenti e altrettanto coinvolgenti le sequenze in cui i Nuovi Mutanti interagiscono con i Predoni: l’irriverenza tipica dei giovani si scontra con l'esperienza degli adulti in un confronto davvero ben costruito.

In questo esordio, trovano spazio anche diversi spunti riconducibili a quanto narrato dallo stesso Hickman nelle due miniserie che hanno innescato la rivoluzione mutante: grazie agli studi di Cypher e Mondo, ad esempio, comprendiamo meglio alcuni aspetti della biologia dell’isola senziente e dei giunti.

"New Mutants si inserisce organicamente nel grande affresco della nuova era degli X-Men conducendoci in uno scenario alternativo."Nella sua interezza, il primo numero di New Mutants si inserisce organicamente nel grande affresco della nuova era degli X-Men conducendoci in uno scenario alternativo - lo spazio - e regalandoci una buona dose di siparietti divertenti. A voler cercare il pelo nell’uovo, appare poco chiara la direzione che prenderà la serie, dato il repentino cambio di ambientazione, così come il ruolo che la giovane squadra avrà nel corso della vicenda.

Questo aspetto non va a intaccare il risultato finale, vista anche l’eccellente prova di Reis al tavolo da disegno. Lo stile peculiare dell’artista brasiliano rende l'esperienza di lettura molto soddisfacente, richiamando alla mente la ricercatezza estetica della storica run di Chris Claremont e Bill Sienkiewicz. Quelle che ci troviamo di fronte sono tavole di grande pregio, in cui la recitazione dei personaggi risulta fluida in ogni passaggio e colpisce la capacità di descrivere scenari così diversi mantenendo invariato l’approccio stilistico e la cura dei dettagli.

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